La vita da neopromossa non è mai semplice, a maggior ragione in un campionato super competitivo come la Lega Pro, ma il Picerno quest’anno ha alzato decisamente l’asticella. La società del patron Curcio, nonostante un budget limitato, è la dimostrazione di come, con una buona progettazione, sia possibile cullare il sogno di essere protagonista anche in categorie importanti.
Dopo una vita vissuta tra i dilettanti, il Picerno si è affacciato per la prima volta tra i professionisti nella stagione 2019/2020 finendo però per essere retrocessa con sole 8 vittorie all’attivo. Pochissime se paragonate alla stagione in corso dove in 17 giornate le vittorie sono già sei, alcune di grossissimo prestigio. La squadra di Colucci, infatti, ha dimostrato nel corso del girone di andata di potersela giocare con tutti, tanto che negli scontri diretti contro le squadre che la precedono in classifica è riuscita a portare a casa ben 3 vittorie e altrettanti pareggi.
Un ruolino di marcia decisamente sopra le aspettative della società che, dopo aver riconquistato la C, puntava certamente alla salvezza. Ma con il passare delle giornate la squadra ha dimostrato di potersi giocare addirittura un posto nei playoff. Guardando alle ultime tre giornate, solo la capolista Bari è riuscita a tenere il passo del Picerno conquistando 7 punti, frutto di un pareggio esterno contro l’Avellino e due vittorie di fila contro Palermo e Fidelis Andria. Uno score che, calendario alla mano, potrebbe addirittura migliorare.
Dopo il pareggio con l’Avellino, la vittoria contro i rosanero ha dato ancor maggior fiducia ad una squadra che ha in Francesco Pitarresi (un centrocampista) il suo miglior marcatore con 3 gol. A dimostrazione di un sistema di gioco che funziona e che ha portato già ben 10 calciatori a segno in campionato. Tre punti fondamentali anche perché frutto di una prestazione non casuale. Confermata anche contro la Fidelis Andria, squadra che sulla carta dovrebbe essere una diretta concorrente per la salvezza.
In tre partite, il Picerno è riuscito a rosicchiare punti praticamente a tutte, conquistandosi il decimo posto a 23 punti. Posizione che gli varrebbe l’accesso ai playoff ma, arrivati a questo punto, perché accontentarsi? La classifica del girone C, infatti, rimane cortissima con 8 squadre in 7 punti. Togliendo dall’equazione Bari e Palermo, oggettivamente le migliori squadre del girone, dal Monopoli in giù tutte possono giocarsela con tutte. Le prossime tre partite potranno dirci quali siano le reali ambizioni di questa rosa e su quale obbiettivo concentrarsi all’inizio del nuovo anno. Sogno playoff o salvezza tranquilla?
A cura di Giuseppe Sicignano
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