Il legame con il gemello, una vita in Viola: Pierozzi, decisivo per la Pro Patria
La Pro Patria ha trovato una vittoria importante contro il Renate. Terzo successo consecutivo, nove punti per continuare a sognare la salvezza. Partita decisa da un gol di Pierozzi, giunto al suo settimo centro stagionale. La lotta per restare in Serie C è serrata nel girone A e muovere la classifica è sempre un buon passo avanti. Una settimana positiva per la Pro Patria, che ora guarda al prossimo match con attenzione, visto che arriva un altro scontro diretto contro il Seregno. Pro Patria trascinata anche dal giovane Nicolò Pierozzi.
Esterno con il vizio del gol: Pierozzi non smette di segnare
Il gol Pierozzi ce l’ha nel sangue. Sin dai tempi della Primavera della Fiorentina, ha sempre avuto un certo feeling con la porta avversaria. Esterno dotato di gamba e di buona tecnica, nel corso della sua giovanissima carriera ha giocato in diversi ruoli. Forse è anche grazie a questo che il senso del gol non gli manca. In stagione sono sette i centri: Padova, Virtus Verona (andata e ritorno), poi la prima rete all’AlbinoLeffe Stadium, e ancora Piacenza, Giana Erminio e ultimo in ordine temporale quello al Renate.
Contro i nerazzurri ha sbloccato il match con un colpo di testa, non proprio la specialità della casa. Ma ha saputo farsi trovare al momento giusto nel posto giusto, sfruttando anche un’imprecisione della difesa ospite. Un gol decisivo per tre punti che proiettano la Pro Patria fuori dalla zona playout. Un rendimento importante alla sua prima stagione tra i professionisti.
Una vita in viola fino alla Primavera e l’occasione in C
Nicolò Pierozzi cresce in viola assieme al gemello Edoardo. Una trafila nel settore giovanile della Fiorentina che lo ha visto protagonista prima con l’U17 e successivamente con la Primavera. Che fosse uno dei profili più interessanti del settore giovanile gigliato lo si era capito: 24 partite e 10 gol, esterno con la propensione ad offendere. In Primavera il suo raggio d’azione si amplia e si completa. Gioca mezz’ala all’occorrenza e esterno a tutta fascia, ruolo che lo porterà a segnare meno gol ma che lo farà crescere sotto altri punti di vista.
Quello difensivo e in quello di saper leggere le varie situazioni di gioco. Giocare con il gemello è un vantaggio, aiutarsi ad inseguire lo stesso sogno e farsi forza durante le partite. Un legame che viene spezzato nella stagione scorsa: Edoardo vola in C alla Pistoiese, mentre Niccolò resta a disposizione di Aquilani. Il classe 2001 effettua il ritiro con la prima squadra e gioca con la Primavera, la sua miglior stagione con l’U19: 5 gol e la vittoria della Coppa Italia. Il percorso nelle giovanili è finito, è tempo di spiccare il volo e la Pro Patria è la piazza giusta per imparare a volare tra i ‘grandi’. Chiude il bottino con la Fiorentina con tre Coppe Italia consecutive, che di fatto fanno entrare nella storia la squadra viola.
Nicolò e Edoardo, la crescita dei gemelli Pierozzi
Non accade spesso di poter raccontare la storia di due fratelli gemelli che crescono step by step allo stesso modo e nella medesima squadra. Oltre il legame di sangue, c’è anche il legame fra la Fiorentina e i due che giocano e crescono insieme sin da piccoli. Tanto uguali come aspetto, quanto diversi nel modo di giocare. Edoardo, terzino e meno propenso alla fase offensiva, e Niccolò, più avanzato e con una capacità d’inserimento fuori dal comune.
I due arrivano in Primavera ed insieme sfiorano la Serie A: nel 2019 vengono chiamati per il ritiro con la prima squadra viola. Biraghi, Muriel, Milenkovic, Chiesa i giocatori più conosciuti e poi ‘quel’ Vlahovic, compagno in Primavera, saranno motivo di spinta per i due ragazzi per continuare a sognare. Arriva la firma del primo contratto da professionista, obbligatoriamente insieme, e poi la stagione conclusa con la vittoria della Coppa Italia. Un momento di gioia e di festa da condividere all’unisono per i due gemelli. Ora la distanza li separa, Edoardo dopo la Pistoiese gioca in B all’Alessandria e Niccolò corre e segna con la maglia della Pro Patria. Sempre distanti, ma uniti dallo stesso obiettivo: crescere e tornare a vestire la maglia viola… magari insieme.
A cura di Simone Brianti