La Serie A Pietro Beruatto se la sarebbe meritata sul campo, dopo una stagione formidabile con il Pisa. La promozione però è sfumata all’ultimo con il Monza e, davanti a lui, si è aperto un bivio: accettare le lusinghe delle big o restare in nerazzurro in B. Ha barrato l’opzione B e sarà uno dei perni della nuova squadra di Maran. Un nuovo assalto alla massima serie è pronto per un terzino rampante e dalla famiglia “artistica”.
Classe 1998, il mancino di Trieste nasce in Friuli Venezia Giulia perché suo padre Paolo allenava gli alabardati. La storia sua e della sua famiglia è ovviamente molto legata alle sorti del papà Paolo tra campo e panchina. Pietro nasce calcisticamente in Toscana e inizia nelle giovanili della Fiorentina. Poi il passaggio alla Juventus. Qui compie tutta la trafila togliendosi diverse soddisfazioni, tra cui un Torneo di Viareggio. Le sue grandi doti di cursore sulla fascia gli aprono le porte dei professionisti. Inizia a Vicenza, con 12 presenze in C, e poi passa alla neonata Juventus U23. È una grossa occasione per lui e sa coglierla. Diventa imprescindibile per i bianconeri ed è uno degli elementi chiave per la conquista della Coppa Italia Serie C. È pronto al salto in B e lo fa, ancora, con il Vicenza. Una stagione di rodaggio prima di passare al Pisa dove esplode nell’ultima annata, quella della speranza della promozione, infranta dal Monza.
Giovane ma esperto, Beruatto ha già oltre 60 presenze sia in B che in C. Esperienza, nonostante la giovane età. Ecco perché faceva gola a tanti ed ecco perché la sua permanenza sotto la Torre è sinonimo di rinnovate ambizioni per i toscani. Attenzionato anche dalle nazionali giovanili. Pietro ha oltre 10 presenze con le varie rappresentative ed era presente all’ultimo campionato europeo U21, pur senza mai scendere in campo. A 23 anni, la prossima sarà l’annata della consacrazione. Fare meglio della precedente sarà arduo: ha chiuso la stagione 2021/2022 con 39 partite, 1 rete e 6 assist forniti. Migliorarla come rendimento personale e di squadra significherebbe agganciare la A in un torneo che si promette molto equilibrato.
Dopo il riscatto dei nerazzurri del cartellino appartenente ancora alla Juve, Maran però potrà fare affidamento al miglior terzino sinistro della passata stagione, numeri e sondaggi alla mano. Proprio una votazione aperta dal profilo ufficiale della Lega B lo ha premiato con questo titolo, insieme al partner di difesa, che agiva sull’altra fascia, Birindelli. Questi ha accettato l’offerta del Monza e si misurerà in A, per Beruatto il prossimo invece sarà un ulteriore trampolino di lancio. Il terzino, che ha battuto Carlos Augusto e Pajac nel citato sondaggio, resterà a Pisa fino al 2026 e continuerà a dimostrare le sue tante doti. Esterno di gamba, abile in entrambe le fasi di gioco, Beruatto ha vinto oltre 180 duelli nello scorso campionato ed è stato tra i più efficienti in attacco. Tante le chance create dal terzino nerazzurro, con 36 cross completati.
Come detto, Pietro è figlio d’arte. Suo padre è stato giocatore di Monza, Avellino, Torino e Lazio, e ha avuto anche la possibilità di disputare 5 amichevoli in una tournée australiana con il Milan. Anche da allenatore Paolo ha avuto una brillante carriera, passata tra le panchine delle giovanili degli stessi biancocelesti, di Triestina, Padova, Spal, Palermo e della Under 16 della Juventus. Ma tutta la famiglia ha una sua vena artistica. La sorella di Pietro, Greta, è stata Miss Toscana nel 2020, nonché finalista a Miss Italia nella stessa annata. Ha raccontato come sia stato spronata soprattutto dalla mamma, anch’ella nel giro di queste competizioni, avendo partecipato a Miss Mamma italiana. Ma non è finita qui perché un altro fratello di Pietro, Andrea, fa l’attore. E lo fa per produzioni hollywoodiane. Dopo aver frequentato la scuola di recitazione a Roma e l’accademia d’arte drammatica di Los Angeles, Andrea Beruatto è comparso in pellicole come “Criminali si diventa” e “Book Club 2”, in cui ha recitato di fianco a Jane Fonda, Diane Keaton, Andy Garcia e Giancarlo Giannini. Una famiglia poliedrica, non c’è dubbio. Pietro però la sua famiglia calcistica l’ha trovata a Pisa e non ha voluto abbandonarla. Quando è terminata la scorsa stagione, ha scritto sui social questo messaggio: “Se questo sia un addio o un arrivederci non lo so ancora ma una cosa che so è che questa stagione la porterò nel cuore sempre“, parole di affetto per il club pisano. Dalle parole però Beruatto è passato ai fatti. E dalle promesse del ritorno in A, vuole concretizzare il suo sogno, magari per sfidare il suo gemello diverso Birindelli.
A cura di Simone Gervasio
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