I pro e i contro degli eventuali playoff scudetto
Negli ultimi decenni, il calcio italiano ha raramente agito da pioniere in termini di introduzione di nuove idee in questo sport. Tuttavia, la Lega Serie A ha deciso di adottare un concetto insolito che potrebbe cambiare le carte in tavola nella lotta al titolo. Nel caso in cui le prime due squadre siano a pari punti dopo l’ultimo turno di campionato, la squadra vincitrice dello scudetto sarà determinata da uno scontro diretto, invece di tornare ai precedenti incontri testa a testa.
Come ogni altra novità nel calcio, la decisione ha suscitato qualche polemica, con i sostenitori che si sono schierati a favore della causa e i detrattori che hanno criticato l’idea.
Forse entrambe le parti hanno punti di vista validi, quindi cerchiamo di approfondire alcuni dei pro e dei contro del playoff scudetto.
Pro n.1: maggiore azione
Cosa c’è di meglio di 380 partite di Serie A? Naturalmente 381 partite di Serie A! Soprattutto quando l’ultima partita vale un’intera stagione.
Per noi fanatici del calcio, la bassa stagione (che stiamo vivendo in questo momento) è la parte più noiosa dell’anno. Quindi, prolungare la stagione con una settimana in più, coronata da uno scontro tra due squadre, non può che essere una buona notizia per i tifosi assetati di azione.
Contro n.1: calendario fitto
Uno dei problemi principali che affliggono il calcio moderno in generale è il calendario troppo fitto, che lentamente ma inesorabilmente si ripercuote sul corpo dei giocatori.
Pertanto, prolungare ulteriormente la stagione (anche se solo per una partita) può avere un effetto negativo sugli atleti, che a fine anno sono fisicamente e mentalmente esausti, senza contare che alcuni di loro potrebbero essere pronti a raggiungere i campi della propria nazionale all’inizio di giugno.
Pro n.2: maggiore esposizione
Potrebbe trattarsi di una trovata pubblicitaria da parte della Lega, ma questi eventi possono essere fruttuosi nelle giuste circostanze. Pensate alle scommesse che aumenterebbero su NetBet grazie agli appassionati di questo sport.
Come tutti sappiamo, la Serie A è in ritardo rispetto alla Premier League inglese e forse alla Liga in termini di popolarità, ma gli appassionati di calcio amano i finali drammatici e cosa c’è di più intrigante di uno scudetto deciso da uno scontro diretto tra le prime due squadre?
Contro n.2: sfidare il concetto di campionato
Come tutti sappiamo, le competizioni come il campionato presentano un concetto unico. Mentre le coppe nazionali, le competizioni continentali e i tornei internazionali sono tutti decisi dai playoff, per vincere il campionato occorre raccogliere il maggior numero di punti nel corso della stagione, il che significa che tutte le partite hanno la stessa importanza.
Pertanto, introdurre i playoff significa privare il campionato del suo tessuto viscerale e renderlo simile a tutte le altre competizioni in cui il vincitore è determinato da una finale.
Pro n.3: campioni non contestati
Se due squadre finiscono a pari punti, perché il vincitore dovrebbe essere incoronato semplicemente sulla base dei risultati testa a testa? Dopo tutto, tutte le partite del campionato dovrebbero avere la stessa importanza, come abbiamo detto sopra.
E se l’altra squadra ha una differenza reti significativamente migliore? Non dovrebbe contare qualcosa?
Beh, costringere le due squadre a scontrarsi sul campo per l’ultima volta ha senso da questo punto di vista. Perché una volta che le acque si saranno calmate, saremo in grado di incoronare un vincitore con una pretesa incontrastata al trono.
Conclusione
Sebbene si possa sostenere con forza che i playoff scudetto siano favorevoli o contrari, sembra che i pro siano leggermente superiori ai contro. D’altra parte, raramente le prime due squadre finiscono a pari punti, quindi resta da vedere se e quando potremo sperimentare questo nuovo affascinante concetto.