La vita al Milan, Donnarumma e il Pescara: la storia di Plizzari
Il Pescara ha piazzato il colpo tra i pali ingaggiando dal Milan Alessandro Plizzari. Una vita in rossonero per l’estremo difensore, che aveva appena 6 anni quando entrò a far parte del vivaio. Il Milan Plizzari lo ha salutato quando era poco più che sedicenne. Si sa, a un certo punto nel calcio arriva il momento di andare a farsi le proverbiali ossa per maturare dal punto di vista fisico, tecnico, dell’esperienza e caratteriale. Valigie in mano e via. Per crescere. Dentro e fuori dal campo. Non senza togliersi la soddisfazione di essere il primo classe 2000 a essere convocato in Serie A e di alzare al cielo una Supercoppa Italiana.
Plizzari il predestinato: l’esordio tra i professionisti a 17 anni, al Milan dietro ai Donnarumma e a Pepe Reina
Si scrive Plizzari, si legge predestinato. Con la Ternana l’esordio in Serie B a soli 17 anni: il 26 agosto 2017 una data da ricordare. Titolare contro l’Empoli, finì 1-1: a fargli gol fu un certo Krunic. Strano scherzo del destino. La prima tra i professionisti Plizzari l’aveva giocata in Coppa Italia, pochi giorni prima, sempre tra le mura amiche: 0-1, rossoverdi fuori al secondo turno per mano del Trapani di Alessandro Calori. A bersaglio Jacopo Murano, ora tra le fila dell’Avellino. Un’annata formativa a prescindere dai 39 gol subiti in 19 partite giocate con un solo clean sheet all’attivo. In fondo il portiere è l’ultimo baluardo, ma non può fare di certo miracoli. Non per caso quell’anno la Ternana retrocesse in Serie C e lui la salutò. In dote il primo rigore parato tra i Pro, a Coronado del Palermo, e un infortunio a un piede che ne limitò la possibilità di impiego.
Il Milan su Plizzari ci ha sempre creduto. Non per caso nella stagione 2018/2019 non lo ha ceduto anche se alla fine non è stato mai impiegato. Ma quando hai davanti gente come Gianluigi Donnarumma, Pepe Reina e Antonio Donnarumma anche fare il quarto portiere diventa importante perché quando sei giovane c’è tanto, tantissimo da imparare anche semplicemente in allenamento.
Plizzari, la gavetta in Serie B a Livorno e Reggio Calabria
Un anno di transizione e di nuovo trolley aperto sul letto. Nell’estate del 2019 destinazione Livorno: 21 presenze e sana competizione con Lukas Zima. Altro giro altra corsa, un anno più tardi. ‘Rotolando verso sud’. Verso Reggio Calabria. Solo 10 presenze alle spalle di Enrico Guarna. Poi di nuovo il Milan: terzo portiere alle spalle di Mike Maignan e Ciprian Tatarusanu. A gennaio 2022 la cessione a titolo temporaneo al Lecce: soli 3 gettoni incassati dopo più di un anno senza vedere il campo. Poco male perché alla fine ha brindato coi suoi compagni alla Serie A e si è goduto la festa scudetto del Milan facendo ritorno alla base.
Plizzari, l’investitura di Berlusconi e i ricordi indelebili: “Allenarmi con Abbiati e Diego Lopez come sognare”
Poco prima di trasferirsi in Salento, parlando attraverso i canali ufficiali del Milan, Plizzari aveva riavvolto il nastro ricordando: “Il primo giorno a Milanello è stata una grande emozione. Gli allenatori dei portieri mi hanno detto di andare da loro. Non sapevo dove raggiungerli. Poi ho visto che erano Diego Lopez e Abbiati, ho lavorato insieme a loro come se sognassi. Ed è iniziato tutto. Anche all’esordio ero piccolo e incosciente. Mi ricordo che Montella mi disse di andare. Controllai il fiato ed emozione. Ricordo anche che feci una parata e non mi sono accorto di averla fatta”.
Tra sogno e realtà come quando, nel 2016, dopo un derby, Silvio Berlusconi disse: “Dietro Donnarumma c’è un altro portiere che mi dicono altrettanto bravo, di un anno più giovane”. Era Alessandro Plizzari, che riparte dal Pescara per riprendersi le luci della ribalta. Perché sembra passata una vita, ma di anni il portiere di Crema ne ha soli 22. C’è tutto il tempo per tornare protagonista: come tutti si aspettavano e come lui sa di poter essere.
A cura di Marco Festa