Pompetti: l’Inter, il Pescara e ora il Sudtirol. La scalata del regista al calcio dei grandi
È il momento di splendere per Marco Pompetti. Uno dei prodotti più importanti del vivaio interista avrà un’importante occasione in B, con il Sudtirol. Il regista ha passato l’ultima stagione al Pescara e si è affermato come uno dei centrocampisti del futuro. Ora è pronto per il salto di categoria. Ufficiale il suo passaggio in prestito alla squadra di Zauli.
Le origini di Pompetti tra Pescara e Inter
Quello tra Pompetti e Pescara è un rapporto che ha radici profonde. Marco infatti parte proprio dall’Abruzzo per la sua scalata al grande calcio. Con questa maglia si mette in mostra e si merita la chiamata dell’Inter. A 17 anni prende in mano il gioco della primavera nerazzurra e la porta a ottenere titoli su titoli. Duro e raffinato allo stesso tempo, Pompetti è un regista moderno che sa alternare la ricerca del passaggio lungo a quello corto, il fraseggio alla ricerca diretta delle punte. Membro delle varie rappresentative nazionali, Pompetti è uno delle grandi speranze del centrocampo azzurro futuro, in un’epoca che ha già sfornato i vari Barella, Tonali fino ad arrivare ai Miretti, Casadei e Fagioli.
Il salto di qualità: Pompetti e la B
Il primo approccio con i professionisti è al Pisa, ma il ragazzo trova poco spazio e ritorna all’Inter. È però di passaggio e si accasa ben presto in un nuovo club, in C. È la Cavese, la sua seconda opportunità. Qui gli viene data la fiducia che il suo talento merita e i risultati sul campo sono chiari: 21 partite, 1 gol e prestazioni di qualità e sostanza. Il prossimo passaggio è quasi scontato.
Il ritorno al Pescara e l’esplosione
Pompetti torna al Pescara, in C, dove è protagonista di una grande stagione. Gioca 36 partite, segna 5 volte e regala 11 assist. Completo, mancino e con una grande personalità, Pompetti è un’arma anche da fermo con le sue grandi doti balistiche. Ora il Sudtirol lo attende. Ci andrà in prestito dall’Inter. E chissà che un giorno non possa affermarsi proprio in nerazzurro, lì dove gioca il suo idolo Barella. La Serie C come trampolino di lancio. Un futuro da scrivere.
A cura di Simone Gervasio