La primavera di Cristian Mutton: dall’Inter di Zaniolo alla voglia di gol con il Pontedera
L’aria di Primavera inizia a portare i suoi primi benefici effetti alla causa Pontedera. Il pareggio raggiunto nelle battute finali del match contro il Pescara è un primo spiraglio di luce dopo un marzo tutt’altro che positivo. Un punto arrivato grazie a Cristian Mutton che al minuto 87 si inventa la girata che vale l’1 a 1. Stop di petto e semirovesciata. Gol.
Una rete da attaccante di razza che rappresenta l’esemplificazione delle doti di un ragazzo forse ancora troppo discontinuo, ma da un grande spessore tecnico. E Maraia ora si affida al centravanti di classe 1999 per portare a termine una stagione che vede coinvolti i toscani in piena lotta playoff.
La stagione di Cristian Mutton
“In ambito calcistico il mio prototipo di giocatore è Lukaku, perché ha doti fisiche pazzesche ma le abbina anche a un’ottima tecnica e una grande velocità, cosa che è rarissima nel calcio. Mi ispiro a lui perchè è anche un grande collante per la squadra, riesce a far giocar bene tutti e a far girare il gioco in maniera pulita”. Queste le parole con cui Mutton si presenta al Pontedera.
Al Pontedera il classe ’99 arriva dalla Pro Sesto, dopo una stagione da due sole reti con il club biancoceleste. La direzione intrapresa questa volta, però, sembra diversa, e alla seconda giornata l’ex Primavera di Inter e Bologna aggiorna subito il suo storico di Serie C. Gol e assist contro la Vis Pesaro e statistiche che iniziano a dar ragione alla dirigenza dei toscani.
“Sono un attaccante molto fisico, prediligo usare il corpo per fare sponde o prendere posizione, ma corro anche tanto”. Ok, l’identikit è giusto. Buona continuità e un discreto rapporto con il gol che devono fare i conti con un infortunio che terrà fuori dal rettangolo di gioco Mutton per un mese. 35 giorni d’assenza che evidentemente influiscono e non poco sulle prestazioni sportive del ragazzo.
Il digiuno da gol, infatti, durerà dal 16 ottobre fino al 12 marzo 2022: un’eternità per un calciatore che vive per il gol. Il giorno della “liberazione”, lo stadio è l’Ettore Mannucci di Pontedera. L’avversario la Fermana. Ed è forse nel momento più buio della stagione dei toscani che l’istinto da bomber di Mutton guida la squadra Ivan Maraia.
Dagli esordi da predestinato ai campi di Serie C
I primi passi nel professionismo arrivano già a 17 anni: sarà il Como a lanciare un giovanissimo Mutton nell’arena della Serie C. Un primo assaggio di professionismo, per poi rispondere all’inaspettata chiamata dell’Inter. Passaggio nella Primavera nerazzurra che, come racconterà lui stesso, permetterà al proprio club di ottenere i fondi utili per un esercizio provvisorio fino al termine della stagione. Agli ordini di Stefano Vecchi, e insieme a compagni del calibro di Nicolò Zaniolo, il classe ’99 conquista scudetto Primavera e Supercoppa.
Un’esperienza, quella all’Inter, che insieme al successivo passaggio da Bologna rappresenteranno uno step decisivo per la formazione calcistica e personale di Mutton. Come lui stesso ha spiegato ai microfoni del Pontedera: “Fare esperienza nella primavera di squadre top come Inter e Bologna è stato sicuramente importante per me, sia dal punto di vista del gioco che di quello mentale. Tutto quello che ho appreso me lo sto portando dietro ed è la base sulla quale poggiare tutte le altre cose che devo ancora imparare”.
E dopo aver tirato l’ancora, i lidi verso cui si è rivolta la rotta dell’attaccante portano il nome di Giana Erminio, Pro Sesto, e ora Pontedera. La primavera toscana di Cristian Mutton è appena sbocciata.
A cura di Pietro Marchesano
Credit foto di copertina: Gianni Mattonai