Con una lettera aperta indirizzata a tifosi e città, l’allenatore del Pontedera Ivan Maraia ha informato tutti della decisione presa di lasciare il club.
Il contratto, in scadenza a giugno, non sarà dunque rinnovato con lo stesso Maraia che ha voluto mettere nero su bianco i motivi della sua scelta: “Cari pontaderesi, dopo dieci anni di percorso insieme, cinque al fianco di Paolo Indiani e cinque come responsabile della prima squadra, è giunto il momento di salutarvi. Ho infatti comunicato alla società che, ritenendo terminato un ciclo denso di soddisfazioni, le nostre strade dovranno separarsi. Anche se, onestamente, faccio fatica a pensare la mia vita senza Pontedera. Dopo cinque anni da calciatore sotto la guida di Luciano Barachini , e altri dieci come tecnico.
Quando nel 2012 sono tornato mi sembrava di non essere mai andato via, percependo immediatamente, grazie all’affetto dei tifosi ad una società sana ed equilibrata che permette di lavorare con serenità, quell’aria di casa che molto spesso si abbina a ottimi risultati. Non mi sarei certamente aspettato un percorso del genere: promossi al primo anno di C, allora C2, ho coadiuvato per cinque anni un maestro come Paolo Indiani cercando di “rubare” i segreti del mestiere e vivendo momenti di grande emozione come lo storico playoff di Lecce“.
Tempo di ricordi. Tempo di ripercorrere tutte le tappe alla guida del club: “Quando il direttore Paolo Giovannini, altro punto di riferimento in questi anni, mi chiese di assumere l’incarico di responsabile della prima squadra, accettai immediatamente, nella consapevolezza che non ci sarebbe stato posto migliore dove iniziare il percorso da “primo”. Così è stato: cinque campionati che ci hanno regalato grandi soddisfazioni, con raggiungimento senza patemi dell’obiettivo della salvezza, impreziositi da 3 piazzamenti playoff, una semifinale di Coppa Italia persa ai rigori e tante serate memorabili, come quel 15 Dicembre 2019 , Pontedera-Monza 2-2, che ritengo il punto più alto, sotto l’aspetto tecnico, della mia gestione. Per non parlare , infine, dei tanti ragazzi approdati in categorie superiori. Di tutto questo ringrazio la società, che non mi ha mai messo in discussione, neanche dopo le sei sconfitte consecutive della stagione 2017-2018. Ma anche tanto calore, affetto e vicinanza degli sportivi, che mi hanno fatto sentire a casa, e che mai dimenticherò“.
E ancora: “Consapevole però, che anche le cose belle hanno una fine, ho ritenuto che interrompere il cammino oggi sarebbe stata la soluzione migliore per me è la società, affinché entrambi possiamo proseguire il naturale percorso di crescita che alimenta tutti coloro che vivono di sport.
Percorso di crescita di cui Pontedera rappresenterà sempre per me una tappa bellissima e fondamentale. Grazie alle varie componenti, società, giocatori, staff, segreteria, magazzinieri, tifosi e sportivi tutti a cui voglio esprimere il mio più sincero e sentito ringraziamento. FORZA GRANATA SEMPRE“
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