Pordenone: “Vogliamo continuare la nostra storia sportiva che sia in D o in Eccellenza”
Parola d’ordine: ripartire. Non si sa in quale categoria. Forse dalla Serie D o dall’Eccellenza. Quel che è certo è che il Pordenone vuole salvare la propria storia e il proprio marchio sportivo, dopo l’istanza di fallimento presentata a maggio e che, con ogni probabilità, estrometterà la squadra dal professionismo. Con un comunicato la società ha chiarito che l’obiettivo più importante è la “continuità sportiva”. La nota poi continua: “Lo studio dell’avvocato Roberto Casucci in queste ore ha presentato al Tribunale di Pordenone i documenti e la relazione che potrebbero permettere al giudice di sospendere l’istanza di fallimento per 60 giorni”.
Pordenone, il comunicato dopo l’istanza di fallimento
Di seguito il comunicato del club dopo l’istanza di fallimento che condannerà il club alla non partecipazione al prossimo campionato di Lega Pro 2023/2024: “Il Pordenone Calcio vuole continuare la sua storia sportiva, mantenere il proprio nome e marchio. Lo studio dell’avvocato Roberto Casucci in queste ore ha presentato al Tribunale di Pordenone i documenti e la relazione che potrebbero permettere al giudice di sospendere l’istanza di fallimento per 60 giorni, periodo nel quale avviare le azioni indicate nella relazione stessa.
La Società si è posta come primo obiettivo la tutela più importante: la continuità sportiva, del Settore giovanile e femminile, al di là del campionato di militanza della Prima squadra. In quest’ultimo mese gli sforzi del Club e della proprietà, anche con l’ingresso di un nuovo socio, sono stati massimi per trovare la miglior soluzione per mantenere un bene inestimabile per la comunità.
“A lavoro per un futuro importante”
Ricostruire il futuro di una società gloriosa, e farlo in fretta. Nell’ultima parte del comunicato si fanno promesse importante per restituire dignità ad una intera tifoseria: “Il Pordenone Calcio, d’intesa con i propri legali Roberto Casucci, Bruno Malattia e Antonio Malattia, si sta adoperando per garantire la prosecuzione della sua storia ripartendo dalle formazioni del vivaio e da una categoria inferiore con la Prima squadra (Serie D o Eccellenza, da definire con le istituzioni sportive), ricostruendo insieme al territorio e ai tifosi le basi di un futuro prossimo importante come gli ultimi 15 anni.
Con consapevolezza e senso di responsabilità da parte di una proprietà, il presidente Mauro Lovisa in primis, che tanto ha dato, sacrificando altrettanto del proprio, a un territorio mai così conosciuto nella sua storia sportiva. Insieme ai soci e con il lavoro instancabile dei dipendenti e collaboratori, da ringraziare pubblicamente”.