Potenza calcio e territorio: come una virgola può cambiare un’intera città e non solo
Potenza, calcio e territorio. Aggiungendo una virgola all’interno del nome della squadra si da un significato diverso alla frase. A margine dell’evento in collaborazione tra Luiss e Lega Pro per la presentazione del corso ‘Ethical Sport Management‘, il responsabile marketing della società, Michele Cignarale, ha introdotto il progetto del club. Un’iniziativa che punta a coinvolgere l’intera popolazione di potenza e ricca di progetti di inclusione sociale con l’intento di avvicinare di più le persone al mondo del calcio.
Potenza Calcio: “Noi siamo una startup, cerchiamo di prenderci cura del territorio”
“Il vero ideale del calcio? Un super santos, il calcio di strada, quello in cui le regole ce le davamo noi stessi“, queste le parole del responsabile marketing e comunicazione del Potenza, Michele Cignarale. Un vero e proprio impegno a 360º quello della società della Basilicata, che ha l’obiettivo di coinvolgere l’intero territorio lucano: “Vogliamo abbracciare questa nuova logica del marketing applicato al territorio. Ci siamo immaginati un’ideale pedagocico. “Kalogatia”, antico ideale del bello e del buono. Noi siamo una startup, cerchiamo di prenderci cura del territorio. Lo spazio è un luogo, un paesaggio umano. Vogliamo cercare di interpretarne i bisogni costanti”
“Stadio? Ecco la nostra iniziativa. #NOISIAMOILVIVIAINI”
“Il presidente vuole trasformare il nostro stadio. Lo stiamo rivoluzionando, sta diventando la vera e propria casa del Potenza. Stiamo avvicinando sempre di più i giocatori e i tifosi al Viviani“, dice Michele Cignarale. La società, tramite iniziative che coinvolgono la squadra e la popolazione, ma anche le istituzioni, sta sempre di più valorizzando il proprio impianto. Il club, infatti, all’interno di un museo dentro la struttura, inserirà una raccolta di volumi con i racconti delle persone allo stadio. Dai gradoni, ai cori, passando per aneddoti e curiosità: tutto in un unico grande archivio. “Vogliamo avvicinare la gente allo Stadio Viviani, noi in primis. #NOISIAMOILVIVIANI“. L’obiettivo è chiaro: creare una casa e instaurare un vero e proprio progetto sportivo educativo di comunità.
La felicità interna lorda: tutti i progetti di inclusione e sostenibilità del Potenza
“Il presidente venne da me e m disse: tu fai il tuo lavoro, il il mio. Di calcio non capisco niente; prendiamo un direttore sportivo che compra i giocatori”, e da lì parti la nostra collaborazione“, racconta il responsabile dell’iniziativa Michele Cignarale. Le idee del Potenza, però, stanno diventando realtà e i risultati iniziano ad arrivare. “Vogliamo diventare un punto di riferimento. Stiamo invitando ospiti speciali per le partite in casa, due settimane fa abbiamo ospitato l’associazione ipovedenti. Li abbiamo fatti accomodare e abbiamo creato un sistema che faceva sentire alle persone le vibrazioni dello stadio e ascoltavano la telecronaca. In trasferta, invece, i nostri ragazzi lasciano gli spogliatoi così come li hanno trovati oltre a una piantina con una pergamena“. Da precisare, inoltre, che la squadra rossoblù è l’unica in Italia a scendere in campo con il logo dell’Agenda 2030, ‘Sustainable development goals’, che racchiude gli obiettivi posti dall’ONU per quella data.
Non finiscono qui le iniziative che racconta il responsabile marketing del club: “Stiamo progettando anche ‘On-Life Sport’. Vogliamo implementare la digitalizzazione delle buone pratiche e dei processi, così da consentire agli atleti nuove pratiche di tutela e valorizzazione dei settori giovanili“. I fatti, d’altronde, stanno premiando il Potenza. Rispetto alla stagione 2018/19, il club ha aumentato del 40% la richiesta di sponsor e investimenti pubblicitari. Inoltre, sui social, si ha avuto un’impennata del 60% tra follower e visualizzazioni. Le parole stanno diventando fatti: ben vengano altre 59 Potenza nel campionato di Lega Pro.