Partita ostica. Difficile. Una di quelle da decidere in mezzo al campo. Sulle seconde palle. Così doveva essere, così è stata Monterosi Tuscia-Potenza. In queste occasioni esce fuori il graffio del centravanti. Quella giocata di talento capace di risolvere match e stagione. Tutti i riflettori puntati sulla “garra” di bomber Caturano. La sfida subisce una svolta quando al 65′ Schiattarella prova il tiro da fuori, ma la palla arriva sul sinistro dell’attaccante classe ’90 che anticipa tutti e firma il sorpasso del Potenza.
Dopo i due esoneri nel girone d’andata di Lerda e Colombo, il Potenza – quando mancano due giornate al termine – saluta anche Marchionni e il ds Varrà. Dentro De Giorgio, allenatore della Primavera. Sì: tre esoneri in una stagione. Tutto cambia in un attimo.
Due giornate dalla fine. Prima il Messina, poi la Virtus Francavilla: arrivano due punti. Ma si va ai playout. Ripartire da zero per cercare di confermare la categoria. Questa la posizione magica di De Giorgio. Liberare la testa dei suoi giocatori. Via pressioni e pensieri scomodi. Con la vittoria esterna contro il Monterosi la salvezza si avvicina. 90′ di cuore e garra, poi parlerà il campo.
Il ritorno contro il Monterosi sarà la sfida più importante della stagione. De Giorgio non ha dubbi: “Dobbiamo essere ancora più concentrati al ritorno, la partita decisiva sarà domenica. Io ero certo di aver lavorato duramente in queste quattro settimane, ho visto un cambiamento nei ragazzi. E oggi mi aspettavo questo tipo di prestazione. Devo ringraziare tutta la rosa, nessuno si è sottratto all’impegno di oggi. I meriti vanno a loro. Sono felice perché abbiamo regalato ai numerosi tifosi che ci hanno seguito a Teramo quello che si meritavano. Anzi c’è anche un pizzico di rammarico perché potevamo segnare di più. Ma c’è stato carattere, tecnica, voglia, ordine. Credo sia stata fatta una partita perfetta”.
Dopo una stagione da dimenticare, il Potenza ha l’opportunità di confermarsi in Serie C. Domenica contro il Monterosi serve un pari. Poi si ripartirà da zero: programmando annata e mercato. Una certezza: non ripetere gli stessi errori. Affidarsi alla forza del gruppo. Senza dimenticare le qualità individuali di Caturano, Di Grazia e Volpe. È questo l’ingrediente magico per fare la “voce grossa” negli ultimi 90′ di questa stagione ‘pazza’.
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