Raffaele: “Ricostruzioni fantasiose. Vi spiego come è andata”
Sembrava tutto fatto lo scorso 7 dicembre per il ritorno sulla panchina del Potenza di Giuseppe Raffaele, dopo l’esonero di Lerda. Alla fine è poi sfumato con la rescissione consensuale con l’allenatore che era già sotto contratto. Lo stesso Raffaele però, in una nota, ha voluto fare chiarezza su come sono andate le cose, in attesa (se ci sarà) di una risposta ufficiale da parte della società.
Raffaele: “Legato alla piazza, dette inesattezze”
Questa la nota ufficiale dell’ex allenatore del Potenza: “Mio malgrado, mi vedo costretto a fare delle dichiarazioni, a seguito della conferenza stampa del Presidente Donato Macchia. Sono una persona riservata ed avrei preferito non parlare, avevo chiesto di chiudere il rapporto in piena serenità, con il massimo riserbo e di concludere, con l’emissione di un comunicato stampa congiunto e condiviso. Mi duole dover fare delle precisazioni e ricostruire i fatti in modo dettagliato. Nessun dramma familiare affligge i miei cari. Già nella telefonata interlocutoria di mercoledì mattina, con l’Amministratore Nicola Macchia, avevamo proposto la risoluzione consensuale del contratto economico: ad un suo diniego ed ulteriore offerta, ho preferito andare in sede dando esecutività alla convocazione del 6 dicembre, in modo che potessi decidere in piena serenità incontrando di persona le parti. Nella stessa serata di mercoledì, ho avuto un incontro con il Presidente Donato Macchia ed i dirigenti, al termine si era addivenuti ad una intesa, ma avevamo rinviato la firma del contratto e tesseramento alla mattina seguente, per dei problemi tecnici. La mattina del 7 dicembre, ho incontrato il Presidente D. Macchia al quale ho argomentato la decisione che avevo maturato durante la notte, dopo lunghe riflessioni: la volontà di recedere dal contratto economico che mi legava al Potenza Calcio. Ho spiegato che, dopo l’incontro della sera precedente, non vi fossero le giuste condizioni per riprendere un cammino interrotto bruscamente a giugno, non da me, e che a queste criticità si affiancavano dei miei problemi personali, la cui soluzione sarebbe giunta nei due giorni seguenti. Le congiunzioni di queste componenti mi hanno portato a declinare la nuova proposta. Purtroppo leggo delle considerazioni e ricostruzioni fantasiose, spero che da questo momento in poi non si parli più di questo argomento. Resto sempre molto legato alla piazza di Potenza e rispetto la tifoseria che mi ha sempre dimostrato grande affetto. Auguro al Potenza le migliori fortune calcistiche.
In fede
Giuseppe Raffaele”.