Potenza, il presidente Macchia senza mezzi termini: “Il campionato è falsato, non si può più rinviare la riforma”
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Donato Macchia, presidente Potenza / Credit Remolino Potenza Calcio Official
Tramite una nota ufficiale pubblicata dal club rossoblù, il patron ha espresso la propria opinione sulle possibili esclusioni di Taranto e Turris.
La situazione di Taranto e Turris, la possibile esclusione dei due club coinvolge tutto il girone C di Serie C. La classifica, infatti, vedrebbe dei cambiamenti sostanziali con alcuni club che perderebbero punti fondamentali nel proprio percorso.
Tra le squadre penalizzate ci sarebbe anche il Potenza. La squadra rossoblù, attualmente sesta con 43 punti, rimarrebbe nella stessa piazza ma con ben 7 punti in meno e perdendo terreno rispetto a tutte le squadre che la precedono, escluso il Monopoli.
Una situazione che, nelle ultime ore, è stata commentata proprio dal patron Donato Macchia. Già nei giorni precedenti il presidente rossoblù, dopo alcuni episodi a suo modo di vedere discutibili nella gara contro la Juventus Next Gen, aveva richiesto l’inserimento in tempi brevi del Var e aveva accennato a una riforma per ciò che concerne la situazione riguardante Taranto e Turris.
Concetto perfettamente ribadito anche in un comunicato stilato dallo stesso Potenza. Di seguito la nota ufficiale del club.
Potenza, il comunicato ufficiale del club
Queste le parole di Macchia nel comunicato: “Dalle informazioni emerse, sembra che in Serie C si possa arrivare all’esclusione di due società a causa del mancato pagamento degli emolumenti. Se così fosse, la classifica del Girone C verrebbe riscritta in modo significativo, con ripercussioni evidenti sia nella lotta per la promozione che, ancor di più, in quella per la salvezza. Ad esempio, il Potenza perderebbe diversi punti. Inoltre, sembrerebbe che anche altre società siano a rischio penalizzazione. Come si può negare che ci troviamo di fronte a un campionato falsato?
Non solo Taranto e Turris, il presidente Macchia aggiunge: “Anche in altri gironi ci sarebbero club non in regola con i pagamenti e, di conseguenza, a rischio sanzioni. È ora di dire basta. È indispensabile una riforma del campionato. Ho molto apprezzato l’apertura in tal senso del presidente della FIGC, Gabriele Gravina, nei giorni scorsi, così come la condivisione del consigliere federale della Lega Pro, Daniele Sebastiani. Non è accettabile che noi presidenti, io come tanti altri, con immensi sacrifici mettiamo risorse a disposizione di questo splendido sport per poi ritrovarci con una classifica falsata. Così si intacca il principio del merito sportivo. Se vogliamo davvero il bene del calcio e della nostra Lega, dobbiamo affrontare con serietà la riforma del campionato, introducendo parametri più stringenti per l’iscrizione e riducendo il numero delle squadre rispetto agli attuali 60 club. Sento il dovere di esprimere questa posizione per rispetto verso le mie aziende, la mia famiglia e i tifosi, perché, come tanti altri colleghi presidenti, finanzio personalmente il mio club rispettando ogni regola imposta dalle normative. Per il bene del calcio e per continuare ad alimentare l’entusiasmo del pubblico, sempre più demotivato da queste tristi vicende, è necessario intervenire tempestivamente”.