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Steffé gela Picerno: il Potenza è al secondo turno dei playoff

E nel finale è calato il gelo sul “Donato Curcio“. Fredda notte a Picerno e beffa amara per i tifosi picernesi. Il graffio di Steffè manda in paradiso il Potenza di Raffaele. La mano dell’allenatore è stata provvidenziale. In una partita bloccata, segnata dall’agonismo, ha azzeccato il cambio che ha mandato in estasi i tifosi potentini. Ora il Foggia nel secondo turno.

Donato Curcio sold-out, il derby va al Potenza

Il ruggito del Leone. Al Donato Curcio – sold out per l’occasione – è andato in scena il derby lucano tra Picerno e Potenza. Tanta lotta e tanto agonismo per una partita che aveva una grande posta in palio. Oltre alla supremazia territoriale – le due città distano appena 18 chilometri – c’era un secondo turno playoff da conquistare. Tra ritmi bassi, tanti contrasti e poche occasioni da gol, serviva un graffio. O, meglio, un ruggito. Ci ha pensato Demetrio Steffé. Al trentaquattresimo della ripresa è bastato un suo colpo di testa, dagli sviluppi di un calcio d’angolo, a regalare la vittoria al Potenza. Tutto reso possibile, anche, grazie alla mano di Giuseppe Raffaele. L’allenatore rossoblù, che ha risollevato la squadra dopo un avvio di stagione difficile, ha azzeccato il cambio e spedito in estasi i tifosi. Ora c’è un secondo turno tutto da giocare, sempre lontano dal Viviani. Dopo Picerno, sarà la volta di Foggia. Ma i tifosi non mancheranno. Come fatto vedere al Curcio: cori dal primo all’ultimo minuto. “Vi vogliamo così”, hanno cantato. E, in campo, i Leoni si sono visti.

Favola finita, il Picerno è eliminato dai playoff

Favola finita per il Picerno. L’urlo del Leone ha svegliato i tifosi festosi del Picerno. La favola è finita. E forsem nel peggiore dei modi. È arrivata una beffa, a pochi minuti dalla fine. Niente da fare, come lo scorso anno. Dopo i 59 punti in campionato e il sesto posto, la Leonessa sognava. Ma i sogni, a volte, non si avverano. La squadra di Emilio Longo ci ha provato. Ma non è bastato. Passa il Potenza e sogno playoff finito al primo turno. Delusione e frustrazione, in campo e sugli spagli. Ma anche tanta riconoscenza. “Bravi, bravi”, canta il Curcio. La favola è finita, ma tra gli applausi.

A cura di Pietro Agoglia