Dall’Inter dei campioni alle parate in Serie A: Caniato, il nuovo allenatore della Pro Patria

Caniato nuovo allenatore della Pro Patria, screen, www.lacasadic.com
La carriera
“Entrare in punta di piedi”. Queste le prime parole del nuovo allenatore della Pro Patria. La società ha deciso di cambiare rotta per salvare la stagione, mettendo nelle mani di Massimiliano Caniato la guida tecnica per le ultime 9 partite decisive.
L’ex portiere sarà affiancato dal suo grande amico Massimo Sala, mettendo a disposizione del gruppo un bagaglio di esperienza importante nella categoria e non solo.
Un ritorno al passato per l’allenatore classe ’67 di Sesto San Giovanni, che aveva concluso la sua carriera da portiere a Busto Arsizio con la conquista di una storica promozione in C1.
Caniato cercherà di dare la scossa necessaria alla squadra per raggiungere l’obiettivo salvezza. Pro Patria che si trova al 18^ posto con 22 punti. La salvezza, occupata in questo momento dal Lecco, dista 11 punti.
L’inizio con l’Inter
Caniato inizia la sua carriera da calciatore nelle giovanili dell’Inter nel 1986, per poi essere aggregato alla prima squadra come terzo portiere. Qui ha la possibilità di allenarsi con alcuni dei più grandi campioni, tra cui il leggendario Walter Zenga all’apice della sua carriera. Inoltre, aver condiviso lo spogliatoio con altri campioni leggendari come Baresi, Bergomi, Altobelli e Rummenigge ha arricchito ulteriormente il suo bagaglio di esperienza, consolidando la sua preparazione e la sua mentalità da professionista.
Dopo aver accumulato esperienza alle spalle di Zenga, decide di cercare più spazio e passa al Venezia, dove diventa protagonista in Serie B. Le sue prestazioni convincono l’Udinese, che lo chiama in Serie A, dove Caniato rimarrà per cinque anni, con una parentesi in prestito al Torino dove colleziona 16 presenze. Rientrato a Udine, Caniato gioca un ruolo importante nel raggiungimento del quinto posto in campionato nella stagione 1996/97, un risultato che permette all’Udinese di accedere alla Coppa UEFA, grazie anche alla grande annata di Bierhoff e Amoroso. Nel 2000, la sua carriera prende una nuova direzione quando si trasferisce alla Pro Patria in Lega Pro, dove giocherà fino al 2002, anno del suo ritiro dai campi da gioco.

Dalla Pro Patria alla Pro Patria
Dopo il suo ritiro, Caniato decide di mettere subito a frutto la sua esperienza, diventando preparatore dei portieri a Novara. In seguito, nel 2019, assume il ruolo di preparatore delle giovanili al Milan, contribuendo alla formazione dei giovani talenti. Tuttavia, è nel 2015 che Caniato torna ad avere un ruolo di protagonista sui campi da gioco, quando diventa allenatore del Borgomanero.
Ma l’avventura dura poco. Caniato non abbandona la carriera da allenatore e continua la visione delle partite nelle categorie minori, passando tra i campi di Promozione ed Eccellenza. Poi la chiamata della “sua” squadra. Un ritorno alle origini per Massimo Caniato, che riprende la sua carriera d’allenatore dove si era interrotta quella da giocatore