La Pro Sesto si prepara a una nuova stagione in Serie C, quella Serie C tenuta stretta nei playout contro il Seregno. Un finale sudato e guadagnato dopo un campionato di alti e bassi, condizione che si vorrebbe evitare per il prossimo anno. Per questo si riparte dal calciomercato, con una squadra ancora tutta da modellare tra entrate e uscite. A proposito di queste ultime, potrebbero cambiare squadra due giocatori simbolo della Pro Sesto. Sono Luca Scapuzzi e Christian Maldini, compagni e amici con le stesse radici. Le carriere iniziate al Milan e poi, dopo diverse esperienze, la Pro Sesto. Ora l’addio. Per l’ormai ex capitano è stata ufficializzata la rescissione e il suo passaggio al Lecco.
Le voci di mercato dicono che le loro strade potrebbero dividersi. Christian Maldini è seguito sia dal Trento, che vorrebbe rinforzare la linea difensiva, che dal Lecco, che lo ha messo nel mirino negli ultimi giorni. Luca Scapuzzi, invece, dopo aver attirato su di sé l’interesse di diverse società, ha scelto il Lecco, dopo aver rescisso il contratto che lo legava con la Pro Sesto.
Luca Scapuzzi non ebbe troppo di cui pensare quando il Milan si fece avanti per portarlo nelle giovanili rossonere. A 9 anni si trovò a far parte della sua squadra del cuore, un sogno vissuto a occhi aperti che arrivò al suo apice con le esperienze in prima squadra. Allenarsi con Kakà, Ronaldinho, Pirlo, Seedorf e Shevchenko non è proprio cosa da tutti i giorni. Nel 2011 arrivò poi la chiamata del Manchester City di Roberto Mancini, dove gravitavano campioni come Aguero, Tevez, Dzeko e Balotelli. “Dopo due settimane di ritiro in Irlanda il City mi prese. Mi allenai tutto l’anno con la prima squadra, e giocavo le partite nella squadra delle riserve“, raccontò ai nostri microfoni.
Quell’anno i Citizens vinsero la Premier League, e Scapuzzi si prese la grande soddisfazione di esordire con la prima squadra alla Carabao Cup. Il City vinse 5-2 a Wolverhampton, con due assist e un gol di Scapuzzi: “Davanti c’eravamo io, Nasri e Dzeko. Penso sia il ricordo più bello della mia carriera. Ora, riguardandola, mi rendo conto di cosa abbia significato vivere un momento del genere”. Rientrato in Italia, qualche infortunio di troppo lo limitò e le sue prestazioni non decollarono. Da svincolato, nel 2016 arrivò alla Pro Sesto iniziando il percorso in Serie D. Con la fascia al braccio e il 10 sulle spalle nel 2020 l’attaccante classe 1991 riportò il club tra i professionisti. Ora, per la prima volta dopo 6 stagioni, la squadra sarà senza il suo capitano.
Christian Maldini, con un cognome così importante, non poteva che fare il calciatore. E non poteva che farlo iniziando dal Milan, lì dove suo nonno Cesare e suo padre Paolo sono diventati grandi. Nel 2016, dopo le esperienze a Brescia e Reggiana, Maldini partì per Malta, per poi far ritorno in Italia dopo appena sei mesi. La sua nuova casa? Pro Sesto, in Serie D. Dopo esperienze in giro per l’Italia, il difensore classe 1996 decise di tornare alla Pro Sesto nel novembre del 2019. La promozione in Serie C e la continuità ritrovata rafforzano il carattere di Christian, che si prende un posto tra i leader della squadra accanto a Scapuzzi, che ha voluto vicino Maldini anche nel giorno più importante della sua vita.
Il futuro dirà dove continuerà il loro percorso.
A cura di Lucia Arduini
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