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Pro Sesto, numeri e protagonisti: la “favola” di Andreoletti continua

“Umiltà, unione e principi tecnici tattici”. E’ con questa parole che il Direttore Sportivo Christian Botturi, ad inizio stagione, presenta il nuovo corso della Pro Sesto. Linee guida semplici e dirette, ma efficaci. Ne dà dimostrazione la sorprendente qualificazione ai playoff del club lombardo. Il segreto? Una squadra ricca di giovani che, oltre a doti tecniche rilevanti, portano entusiasmo, grinta e tanta voglia di mettersi in mostra. La scelta della società di puntare sulla “linea verde” coinvolge l’intero corpo squadra. Anche l’allenatore Matteo Andreoletti. Lui, nato nel 1989 è l’allenatore più giovane in attività nel calcio professionistico. E i record non sono finiti.

Il segreto della Pro Sesto è la squadra

Ad agosto se qualcuno a Sesto San Giovanni avesse osato pronunciare la parola “palyoff” l’avrebbero preso per matto. D’altra parte le premesse non mentono. La Pro Sesto si affaccia alla stagione 2022-2023 con gli spettri di una salvezza raggiunta ai playout contro il Seregno. C’è qualcosa di nuovo nell’aria. Il primo ad accorgersi è il Direttore Sportivo Botturi. E’ sua l’intuizione che scriverà le pagine di una stagione memorabile per il club. L’idea è costruire un gruppo che possa garantire freschezza, dinamismo, atletismo e che abbia entusiasmo. Che voglia entrare in campo affamato. La soluzione viene da sola. Puntare sui giovani. Detto fatto.

Botturi e i suoi collaboratori riescono ad assemblare una squadra che mischia l’esperienza di giocatori più “anziani” come Del Frate, Caverzasi, Gattoni e Toninelli e ragazzi nati tra la fine degli anni Novanta e i primi Duemila. Bianco, Giubilato, Maruzpio, Gerbi, Vaglica per citarne alcuni. Senza dimenticare il sempre decisivo Niccolò Bruschi: 11 gol in stagione per lui. Giovani sì, ma vanno gestiti. Bisogna trovare un collante che sia in grado di legarli e mischiarli per ottenere una struttura solida. Nel calcio la soluzione è solo una. Trovare un allenatore confacente al caso del progetto Pro Sesto. Niente paura. Ci pensa Botturi. Ecco, dunque che arruola Matteo Andreoletti. Il criterio della scelta? Sempre lo stesso: l’età. Seguito alla lettera. Andreoletti è l’allenatore più giovane in attività nel calcio professionistico. Classe 1989, ex portiere cresciuto nel settore giovanile dell’Atalanta arriva a Sesto dopo una breve permanenza sulla panchina della Sanremese.

Pro Sesto, tra numeri, risultati e record ci sono dei playoff da giocare

E’ l’inizio di una favola“. Sono le parole del Presidente della Pro Sesto Ghirelli quando la Pro raggiunge il primo posto nella classifica del girone A. Parole profetiche? La classifica finale sembra dare risposta affermativa. Al termine della regular season il club biancoceleste non smette di sognare. 62 punti totali ed un quarto posto che stuzzica l’entusiasmo dei tifosi. Anche quest’anno il campionato della Pro Sesto non finisce con la regular season. Ma questa volta con altri stimoli. Con altri sogni e con altre ambizioni.

La squadra di Andreoletti giocherà gli spareggi per la promozione in Serie B. Un traguardo, quella della cadetteria, che manca dal 1952. Questo risultato è frutto di una stagione affrontata sempre con la quinta ingranata. Per conferme ci sono i numeri. 16 vittorie, 12 pareggi e appena 10 sconfitte. Cifre che trovano la loro ragione in una striscia di 11 risultati positivi dalla ventiduesima alla trentatreesima giornata. Interrotta solo dalla sconfitta del 27 marzo scorso con una diretta concorrente. Il Pordenone di Di Carlo. Fino a quel momento i punti sono sempre arrivati.

Il merito è di un gruppo di ragazzi mosso dall’entusiasmo, dalla frenesia della “prima volta”, dalle paure stimolanti e da un allenatore molto attento a ciascuno di loro. Sempre sull’onda dello stesso motto: “Testa, cuore e umiltà”. Tre elementi che non sono mai mancati. Nemmeno nella partita con la Triestina dove Andreoletti si gioca il massimo. Contro una squadra alla ricerca di punti salvezza e pronta a tutto pur di vincere cala gli assi. Affronta la gara con sette under titolari. Giubilato, Marzupio, Gerbi classe 2000; Bianco nato nel 2002; Radaelli e Vaglica entrambi del 2003. Coraggio, fiducia e consapevolezza delle sue risorse. Il destino vuole che a segnare fosse un altro gioiello “green” della Pro. Quel Niccolò Bruschi che con il gol ha un feeling invidiabile. Non è finita. Segnerà anche Riccardo Capogna. L’esperto e navigato attaccante. La chioccia di questo gruppo da “favola”.

L’epilogo lo conosciamo. La Pro Sesto giocherà i playoff. Che vinca o che perda ha già registrato un record. Sarà la squadra più giovane ad affrontare la fase nazionale dei playoff: 24,1 la media di età. Meglio di lei, in assoluto, solo il Pontedera nel girone B (23,5 anni), ma questi ultimi dovranno passare il primo turno. Qualora i toscani non dovessero affrontare la seconda fase il primato diverrebbe del club milanese. E l’allenatore? Lì non si discute. Andreoletti è e rimarrà il più giovane.

Pro Sesto, una favola scritta da un gruppo di giovani talenti. Con testa, cuore e umiltà. Come Andreoletti insegna.

A cura di Alvise Gualtieri

Alvise Gualtieri

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