“Sconcertata”, la Pro Vercelli contro la squalifica di Lerda del giudice sportivo
Parole dure quelle utilizzate dalla Pro Vercelli nel comunicato pubblicato sul proprio sito ufficiale. Una netta presa di posizione contro la squalifica dell’allenatore Lerda da parte del Giudice Sportivo. “Sconcertata” si è definita la società davanti alla decisione presa dopo l’ultima giornata, che ha visto la squadra piemontese affrontare il Mantova.
Una giornata di squalifica e un’ammenda di € 1000 per l’allenatore “per avere diretto la squadra mediante indicazioni fornite dagli spalti mediante comunicazione telefonica con l’allenatore Nardecchia Massimiliano nonostante fosse squalificato”. E questo “in violazione dell’art. 21, comma 9, CGS., con l’applicazione della recidiva in considerazione delle sanzioni della stessa natura già irrogate (sanzione da scontarsi, quanto alla squalifica, nella prima gara utile dopo il termine della squalifica in corso). Ritenuta la continuazione, misura della sanzione in applicazione degli artt. 13, comma 2, e 19, comma 3, C.G.S. (r.proc. fed.), in considerazione delle modalità complessive dei fatti e della recidiva“.
Il comunicato della Pro Vercelli
La società piemontese si è detta completamente contraria a tale decisione e ha presentato ricorso avverso le sanzioni. Il fatto imputato a Lerda è di aver guidato la squadra nonostante la squalifica. E questo attraverso comunicazioni telefoniche con l’allenatore Nardecchia. Una decisione ingiusta per la Pro Vercelli. Il comunicato della Pro Vercelli:
“La F.C. Pro Vercelli 1892 si dichiara sconcertata dopo aver appreso le dichiarazioni dei componenti della Procura Federale presenti allo stadio di Mantova che, al termine della partita, hanno imputato a mister Franco Lerda e a mister Massimiliano Nardecchia la condotta contraria alle norme del Codice di Giustizia Sportiva, ovvero l’essere in contatto tra di loro tramite l’uso di telefonini ed auricolari.
Preliminarmente si evidenzia come qualsiasi supposizione, priva di riscontri effettivi e certi, non possa di per sé avere alcuna rilevanza se non confermare ed evidenziare un eccessivo accanimento da parte degli organi della Procura Federale. Nello specifico Lerda si trovava a circa 200 metri dalla loro posizione, distanza che non permette di ascoltare e vedere nulla con chiarezza.
Appare alquanto anomalo basare le proprie dichiarazioni su supposizioni non comparate da fatti certi ed inequivocabili ma, la cosa ben più grave e lesiva nei confronti dei propri tesserati e della Società, sono state le dichiarazioni riportate nei verbali compilati dalla Procura Federale in cui viene riportato mendacemente che un tesserato della F.C. Pro Vercelli 1892, dinnanzi ad un altro dirigente del Mantova, avrebbe detto alla Procura Federale la seguente affermazione: “l’allenatore squalificato… Franco Lerda si sarebbe posizionato presso la curva del settore ospite munito di auricolari per comunicare con la panchina…”
Il ricorso presentato dalla società
Continua poi il comunicato: “Sulla base di queste condotte e dichiarazioni mister Franco Lerda è stato squalificato per una partita ed ha subito una sanzione pecuniaria di € 1.000,00 mentre mister Massimiliano Nardecchia è stato squalificato per una gara, creando un danno non solo agli allenatori ma anche alla squadra e alla Società in un momento importantissimo della stagione.
Ciò detto, la Società comunica di aver presentato ricorso avverso le sanzioni di cui sopra e che il tesserato, a cui sono state imputate frasi mai proferite, ha già presentato un esposto presso la Procura Federale“.
La Pro Vercelli, dunque, ha deciso di presentare ricorso. Sul fronte campo, invece, la squadra sarà impegnata il 1° maggio contro la Pergolettese per la prima partita dei plaoyoff.