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Progetto ”Terzo Tempo”, l’intervento di Marani: “In questi mesi ho trovato un’enorme passione popolare”

Nella giornata di oggi a Milano, all’Auditorium Bosch è stato presentato il progetto “Terzo Tempo”, ideato da Lega Pro e Bosch Tec. Il progetto di formazione professionale è dedicato ai club di Serie C e ai loro calciatori. All’evento era presente anche il presidente della Lega Pro Matteo Marani, che ha parlato così davanti ai microfoni dell’iniziativa. “Dare una mano a questi ragazzi è una missione che sento personalmente“, ha detto il numero uno della Lega Pro.

Progetto “Terzo Tempo”, Marani: “Impegno preso in ambito sociale, tema post carriera attuale”

“Un piacere essere qui. L’impegno che ci siamo presi riguarda l’ambito sociale, la formazione dei giovani”, svela il presidente della Lega Pro Matteo Marani intervenuto alla presentazione dell’evento. È un punto inserito nel mio programma elettorale: abbiamo calciatori in Serie C non paragonabili in termini di prospettive di carriera a quelli di A e B. C’è un tema attualissimo che è quello della qualificazione professionale per il post carriera. Noi ce lo siamo posti come lega. A questo progetto crediamo tantissimo. Siamo alla vigilia di un evento importante, il cambiamento del contratto di lavoro a livello sportivo. Il calcio in questo caso è l’occasione di parlare della vita delle persone: dare una mano a questi ragazzi è una missione che sento personalmente. Questa collaborazione con Bosch nasce da un sentimento forte verso la collettività e le persone. Domenica saranno cinque mesi da presidente, sono contento perché ho trovato un’enorme passione popolare. La C è territorio, sono sessanta città, andiamo da Trento e Trieste a Catania e Messina. È una realtà del Paese, abbiamo più di 4 milioni di tifosi. La finale playoff ci ha fatto superare il dieci per cento di share: il potenziale di questa serie è enorme.”

Progetto “Terzo Tempo”, Zecchino: “Formare i giocatori per favorire il post carriera”

Alla presentazione dell’evento presente anche Roberto Zecchino, General Manager e Vice Presidente delle Risorse Umane Bosch Group. L’obiettivo del progetto Terzo tempo, totalmente gratuito, è formare giocatori di Lega Pro su competenze tecniche e professionali per favorire il post carriera”, dichiara Zecchino nel suo intervento. “I contenuti della formazione: lead generation, qualificazione dei prospect, analisi della concorrenza, dare e ricevere feedback e non solo. Il progetto comincerà a ottobre. Sarà sia in presenza presso i club che andremo a selezionare sia in forma remota per garantire ampia diffusione. Venti lezioni, quaranta ore totale”. Continua Marani sull’argomento: La formazione è fondamentale a ogni livello. Come Lega siamo molto contenti. Il principio da cui siamo partiti è stato rendere modulabile il progetto. Speriamo sia l’inizio, siamo contenti di poter dare questo servizio, questa opportunità alle nostre sessanta società. Sono cose che non necessariamente si prendono le vetrine e i titoli, ma sono le cose più importanti.”

Progetto “Terzo Tempo”, Torricelli: “Non pensavo al post carriera, con la formazione ho svoltato”

Intervenuto all’evento anche Moreno Torricelli, ex calciatore della Juventus che ha raccontato la sua personale esperienza: “A tredici anni mi piaceva l’idea di rendermi indipendente economicamente. A 14 anni mi sono trovato subito nel mondo dei grandi. Giocavo in Prima categoria, e sono cresciuto un po’ velocemente… Sempre con l’idea di giocare a pallone. Nel mio piccolo fino ai 20 anni ho fatto parte della nazionale dilettanti. Lo sport insegna però che si può fare sempre di più. Giocavo a Carate Brianza, c’erano il Lecco, la Virescit, il Monza, la Pro Sesto. C’era l’abitudine di fare amichevoli con queste squadre, e io capivo di poterci stare ma l’occasione non mi veniva data. “San” Giovanni Trapattoni poi ha fatto il resto: ha avuto un coraggio da leoni. Chissà quanti altri avrebbero avuto il coraggio di lanciare un falegname alla Juventus. Se pensavo al dopo carriera? Non ci pensavo, era un errore mio ma il calcio ti assorbe a 360 gradi. E sei giovane, hai trent’anni, non vedi una fine. Lì ho fatto un errore, perché dopo ho dovuto reinserirmi. La tua comfort zone è proseguire nel mondo del calcio, ma la concorrenza è spietata e non è semplice. Ho provato per due tre anni a fare l’allenatore, ma di allenatori ce ne sono tantissimi. Mi sono trovato fuori e mi sono dovuto reinventare. Grazie a Roberto e al team Allenarsi per il futuro ho conosciuto il mondo della formazione e ho svoltato. Riuscire a entrare nella testa dei ragazzi e aiutarli nella formazione è la cosa più bella che si possa fare. Questo progetto lo condivido in pieno: quando ti fermi sei spaesato. Ora sto rilevando un’aziendina di un falegname del paese, in Valle d’Aosta.”

Progetto “Terzo Tempo”, il saluto in videochiamata di Andrea Caracciolo

Alla conferenza di presentazione del progetto prende parte anche Andrea Caracciolo, presidente del Lumezzane ritiratosi dal calcio giocato nel 2022“È un’iniziativa molto importante, perché parla di una società che può accompagnare il calciatore nel post carriera”, sostiene l’ex capitano del Brescia in videochiamata. Mi ci sono ritrovato un anno e mezzo fa ad affrontare questo percorso da solo e non è facile. Giocare a calcio penso sia la cosa più bella del mondo e quando poi smetti ti rendi conto che ci sono tanti pensieri e tante problematiche. Avere la fortuna di trovare una società che ti accompagni in questo percorso e che ti formi credo che sia molto bello e importante. Il calciatore quando va in campo si ritrova già tutto pronto, quando giochi a calcio non ti rendi conto di tutto ciò che c’è dietro, quindi essere formati ed essere aiutati in questo percorso è molto importante.

Progetto “Terzo Tempo”, Marani: “Un modo per anticipare il problema, ci rivolgiamo a chi è ancora in carriera”

“Il tema del post carriera negli ultimi anni si è sviluppato. Penso al progetto dell’Associazione calciatori. Ma questo progetto, Terzo tempo, è unico: ci si rivolge a chi è ancora in carriera e ha la sensibilità di occuparsene. Si tratta anche di un modo di anticipare il problema, di evitare l’emergenza”, chiosa nel suo intervento il presidente della Lega Pro. Ad Ancona abbiamo partecipato al progetto Integration. In questo caso il calcio in termini di integrazione, inclusione può fare moltissimo.”

A cura di Gabriele Ragnini