Raffaele Palladino è il nuovo allenatore del Monza. Due destini che si uniscono. Due strade che, dai campi della Serie C, ora si incontrano su quelli di Serie A. Palladino, in seguito all’esonero di Giovanni Stroppa, si trova così ad affrontare un’affascinante sfida. L’ex giocatore della Juventus si ritrova a guidare la prima squadra del Monza dopo che ha allenato le giovanili della squadra di Silvio Berlusconi. Con l’approdo in Lombardia, inoltre, Palladino sottrae, dopo soli tre giorni, il titolo di allenatore più giovane della Serie A (38 anni) al nuovo allenatore del Bologna: Thiago Motta (40 anni).
L’avventura di Raffaele Palladino inizia nella sua regione. Palladino, originario di Mugnano di Napoli, debutta nel professionismo con la maglia del Benevento, in Serie C1, per l’esattezza. Anche se nell’attuale Lega Pro, Palladino non ci rimarrà molto. Solamente 8 partite giocate, 1 gol, il primo da professionista, segnato contro la Cisco Lodigiani.
La stagione è quella del 2001/2002. La rete fu quella del momentaneo vantaggio (la gara finì sull’1-1), con Palladino che mise in rete su assist dell’attaccante del Benevento Sossio Aruta. Che molti ricorderanno soprattutto per l’esperienza in Serie D nell’indimenticato Cervia di Ciccio Graziani. Gli osservatori della Juventus notano il ragazzo: Palladino passa ai bianconeri, dove gioca nelle giovanili, distinguendosi come uno dei prospetti più interessanti del calcio italiano.
Lo prende dunque la Salernitana, con la quale giocherà in Serie B nel 2004/2005 segnando 19 gol in 43 presenze tra campionato e coppa. Palladino brucia le tappe. La stagione successiva gioca 22 partite in Serie A con il Livorno, con il quale segnerà il primo gol in Serie A. Il gol del decisivo 2-1 nella vittoria contro il Lecce. Nel 2006/2007 torna a giocare in Serie B, con la Juventus, dove gioca 25 partite e segna 8 gol. Arriva così dunque anche il primo gol in maglia bianconera, quello del pareggio contro l’AlbinoLeffe.
Dopo l’esperienza in Serie B con la Juventus, gioca praticamente sempre in Serie A, tra Genoa (allenato da Gian Piero Gasperini), con cui gioca anche l’Europa League, e Parma. Una breve parentesi anche a Crotone, allenato da Ivan Juric. Con i calabresi ottiene la promozione dalla Serie B alla Serie A, segnando la prima rete nella storia dei calabresi nella massima serie.
Dopo una breve parentesi nello Spezia, in Serie B, dove colleziona poche presenze, Palladino torna dove tutto è iniziato, in Serie C. A marzo del 2019 viene acquistato dal Monza, che con la nuova proprietà di Silvio Berlusconi e la supervisione di un dirigente esperto come Adriano Galliani, punta apertamente a traguardi ambiziosi. Sfortunatamente Palladino non riuscirà a giocare neppure una partita con la squadra di Monza, ma il legame non si interrompe.
Dopo l’addio al calcio, avvenuto nello stesso 2019, Palladino inizia il suo percorso da allenatore proprio nelle giovanili del Monza. La fiducia e la stima che Berlusconi e Galliani ripongono in lui è chiara. Passa dal ruolo di assistente delle giovanili, all’Under 15, sino alla panchina della squadra Primavera.
Ora l’ultimo passo. Berlusconi e Galliani gli affidano la panchina della prima squadra. A Palladino il compito di risollevare il Monza dopo un difficile inizio di campionato. La qualità in rosa è tanta. Molti di questi erano presenti anche quando il Monza era in Lega Pro. A Palladino il compito di farla fruttare al meglio.
A cura di Andrea Finiu
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