Ragatzu: “Aspetto la chiamata giusta dalla C. Olbia? Mi ha cercato”
L’ex Pontedera, Daniele Ragatzu, è tornato a parlare dopo l’esperienza in Toscana
Daniele Ragatzu è stato intervistato dai colleghi di centotrentuno.com, raccontando la sua scelta di sposare il progetto del Pontedera in estate e la successiva rescissione del contratto, arrivata la settimana scorsa. Il giocatore ex Cagliari è adesso alla ricerca di un’altra chiamata dalla Serie C.
Intanto, la squadra di Menichini continua a risalire la classifica. Importantissima la vittoria ottenuta durante la scorsa giornata contro il Perugia. Decisivo il solito Italeng con una doppietta. Per il numero 9 sono otto i gol in campionato e si sta dimostrando un vero e proprio trascinatore dei granata.
L’ultimo successo, il secondo consecutivo in casa dopo quello con la Spal, dimostra che la squadra sembra adesso sulla strada giusta. Grazie al lavoro di Menichini e alla compattezza della società che ha già iniziato a programmare il nuovo anno.
Uno sguardo al passato e tanta voglia di ricominciare, ecco le parole di Daniele Ragatzu.
Ragatzu: “Con il Pontedera abbiamo deciso di salutarci nel modo migliore possibile”
Sulla scelta di vestire la maglia del Pontedera e sulla rescissione: “Quest’estate, davanti a tantissime possibilità, anche economicamente ben superiori, scelsi Pontedera perché affascinato da un progetto a lungo termine. Che mi era stato descritto come un progetto ambizioso, principalmente per la presenza di Alessandro Agostini. Posso dire chiaramente che senza la presenza del mister sarei andato altrove. Purtroppo Agostini è stato esonerato poco dopo, per me in maniera frettolosa, e mi sono subito accorto che le cose stavano cambiando.
Questo purtroppo ha incrinato i rapporti e le mie prestazioni ne hanno risentito anche se oggettivamente non sono riuscito a fare quello che ho sempre fatto. A fine ottobre ho chiesto di poter andare via, ma mi dissero che ero indispensabile, poi dopo un mesetto la situazione è diventata sempre più insopportabile e ci siamo accorti che continuare così non avrebbe fatto bene a nessuno. Così abbiamo deciso di salutarci nel modo migliore possibile”.
“Non è stato un addio improvviso. Per il futuro non voglio essere frettoloso”
Sulla separazione con la squadra granata: “Addio improvviso? No, ci eravamo accorti da subito che era un matrimonio poco felice, in cui nessuna delle due parti era soddisfatta. Dispiace però aver sentito e letto, con una certa freddezza, questioni non vere sul mio conto. Se si vanno a rivedere i minuti e il ruolo in cui ho giocato, mi viene da pensare che forse al club non erano chiare le mie caratteristiche. Se ho sempre segnato tanti gol a differenza di questi tre mesi, oltretutto in una squadra che sta lottando per la salvezza nonostante i proclami, forse il colpevole non ero io o, per lo meno, non solo io”.
Ragatzu apre anche a un possibile ritorno nella sua Olbia: “Per me è anzitutto casa, ci sono i tifosi migliori che ho mai avuto e poi c’è la società che ad agosto mi ha avanzato tantissime proposte anche in questi ultimi giorni. Vedremo quali potranno essere gli sviluppi, così come con altre squadre, dal punto di vista economico e delle garanzie, tecniche e non solo. Non sono più un ragazzino e non voglio essere frettoloso e magari ripetere l’errore di questa estate. In questo momento la proposta che più mi solletica è quella di un top team del girone C, una piazza storica e stimolante calcisticamente e come tifoseria. Un’altra, la cui chiamata mi ha sorpreso e quindi li ringrazio, l’ho dovuta rifiutare per ragioni ambientali legate alle mie origini. Se poi, invece, il richiamo della Sardegna sarà più forte, allora si vedrà di cercare l’incastro migliore”.