Uno dei più accesi dibattiti che ha animato gli ultimi 10 anni del movimento calcistico italiano è l’utilizzo dei giovani. Proprio di recente, il ct della Nazionale italiana Roberto Mancini è tornato sull’argomento: “Nel calcio il cambio generazione è più difficile rispetto ad altri sport, va cambiata la mentalità alla base”. Parole precise che tracciano una linea guida chiarissima: spazio ai giovani.
L’invito di Roberto Mancini è stato colto alla lettera dalla Recanatese, squadra che al momento occupa il 14° posto del Girone B di Serie C. Nell’ultima partita, disputata in casa contro il San Donato (il match è terminato per 1-1), Pagliari ha schierato ben 7 under su 11. Gli unici “fuoriquota” schierati dall’inizio dall’ allenatore sono Sbaffo – suo il gol del pareggio -, Ferretti, Senigagliesi e Ferrante.
Non si può non iniziare questa analisi proprio dal portiere della squadra giallorossa: Mattia Fellani, classe 2001, è alla prima stagione da titolare in una squadra professionistica. In difesa gli under sono 2: Marafini, centrale classe 2000, e Gianluca Longobardi, terzino 2003 scuola Pescara. Nel 4-4-2 di mister Pagliari ben 3 interpreti su 4 sono nati nel nuovo millennio: i due centrali di centrocampo Alfieri (classe 2002, 18 presenze e 1 gol per lui in questa stagione) e Morrone (nato nel 2000 e cresciuto calcisticamente nella Juventus), e l’esterno Guadagni (classe 2001), arrivato nel mercato di riparazione dall’Avellino e che ha già messo a segno una rete all’esordio contro la Carrarese.
È del 2001 anche l’altro nuovo acquisto della Recanatese Luca Paudice, attaccante arrivato dal Mantova e schierato subito titolare. La linea verde di mister Pagliaro sta portando i primi risultati: la squadra di Recanati è imbattuta da 4 partite (due vittorie e due pareggi), dopo una serie negativa di 6 partite senza vittoria. In questa stagione ogni punto ha un peso specifico importantissimo, dal momento che la Recanatese si trova a solo due lunghezze in più rispetto alla zona play-out.
Il caso della Recanatese non è isolato in questa Serie C. Nel Girone A è da menzionare il caso della Pergolettese, che fa giocare abitualmente una decina di under, a partire dal portiere Soncin (classe 2001, quest’anno le ha giocate tutte), fino all’attaccante 2003 Abiuso, che in questa stagione ha messo a referto 6 gol in 17 presenze. In mezzo anche Piccinini, difensore classe 2002 che quest’anno si è anche tolto la soddisfazione del gol nella sconfitta per 3-1 contro il Piacenza e Artioli, centrocampista 2001 scuola Sassuolo che quest’anno porta in dote 21 presenze.
È da citare infine il caso AlbinoLeffe, che nel match del 14 gennaio – vinto per 2-0 proprio contro la Pergolettese – aveva in campo 3 under (Piccoli, Zoma e Brentan) e una panchina composta interamente da giovani nati dopo il 2000. In questo momento così complesso per il calcio italiano, con la Nazionale che ha mancato la qualificazione agli ultimi due mondiali, la risposta può essere proprio questa: spazio ai giovani.
A cura di Domenico Giuliani
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