Guido Marilungo saluta la Serie C dopo cinque stagioni. Archiviata l’esperienza con la Recanatese nel girone B e concluso il contratto con la Ternana, l’attaccante 34enne ripartirà dal girone H di Serie D. Ha infatti firmato per il Barletta, club alla ricerca di nuovi gol dopo il quarto posto e i playoff della scorsa stagione. Quella in biancorosso sarà la terza tappa pugliese nella carriera del classe 1989 di Montegranaro dopo Lecce (Serie B 2009/10, 13 reti in 35 partite) e Monopoli (13 partite da agosto a dicembre nella Serie C 2020/21). A Barletta Marilungo ritrova Ezequiel Schelotto, suo compagno all’Atalanta dal 2011 al 2013.
Alla Sampdoria una crescita esponenziale per Guido Marilungo. Veloce tanto quanto la sua corsa in campo. Estro e qualità per i blucerchiati. Un talento baciato dalla fortuna. Così ne nascono pochi e con la Primavera vince tutto: Coppa Italia e Scudetto, oltre a giocarsi un Torneo di Viareggio (perso in finale contro la Juventus), con la nomina di Golden Boy.
Da lì l’esordio in Serie A e la prima doppietta contro il Cagliari. Una stagione che lo proietta tra i migliori 100 nati nel ’89 dal Don Balon. Nel mezzo una B vinta a Lecce da protagonista, prima di fare ritorno in Liguria e dividersi l’attacco con Pazzini e Cassano. Due che non hanno bisogno di presentazioni. Guido gioca e cresce al meglio prima di un nuovo prestito.
Vittorie e trofei sono all’ordine del giorno per Marilungo ad inizio carriera. In bacheca può contarne diversi, compresi due campionati di Serie B vinti da protagonista. Prima Lecce con De Canio. Amore a prima vista. Guido sente la fiducia e in campo sprigiona il suo talento. Tredici le reti e vittoria finale.
La seconda con l’Atalanta per sei mesi da gennaio a giugno. Al fianco di Denis e Gabbiadini centra l’obiettivo. E’ di nuovo promozione, la seconda nel giro di poche stagioni. La conferma e poi la Serie A, traguardo raggiunto con i nerazzurri. Un talento baciato dalla fortuna, ma anche da tanta sfortuna visto che da qui iniziano i primi problemi fisici per l’attaccante.
Un doppio crack frena l’ascesa di Guido Marilungo. Difficile da superare e recuperare. La paura si fa spazio nella testa del classe ’89 anche per questo non riesce a rendere più come prima. Diverse le esperienze da Cesena a Empoli passando per Lanciano, fino a Spezia. L’aria della Liguria lo riporta a livelli abituali. L’infortunio è alle spalle e dieci gol in 39 presenze sono un segnale importante.
Poi arriva la Ternana, dove anche qui trova una buona continuità. Arrivano Monopoli, Carrarese, Pescara e ultima in ordine temporale la Pro Sesto. Tanti cambiamenti senza una metà ben precisa fino alla chiamata della Recanatese. Il ritorno a casa, nelle Marche, e la voglia di rilanciarsi. Insieme a Sbaffo può essere una coppia davvero interessante da osservare in campo. Recanati, la casa di Giacomo Leopardi, dove proprio Marilungo vuole scrivere il suo romanzo più bello.
A cura di Simone Brianti
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