Non tutte le sconfitte hanno un sapore amaro. C chiedere alla Recanatese. Sconfitta per 3-2 in casa dall’Olbia, la classifica sorride comunque alla squadra di Recanati. Infatti, in virtù della contemporanea sconfitta del San Donato Tavarnelle, l’aritmetica sancisce definitivamente la salvezza dei giallorossi, ormai troppo lontani per le inseguitrici della zona playout. Con due giornate d’anticipo, la squadra allenata da Giovanni Pagliari ha centrato così il suo obiettivo stagionale. Se per come era iniziata la stagione, questo epilogo sembrava insperato, ora con due partite ancora da disputare si potrebbe addirittura ambire a qualcosa di più.
Quella che va verso la conclusione è stata un’altra stagione storica per la Recanatese, dopo la scorsa, che era valsa il ritorno in Serie C dopo 74 anni. C’era infatti un unico precedente dei marchigiani in terza serie, quello della stagione ’47-’48. Da quel momento, fino alla promozione dello scorso anno, la lunga storia della società era continuata solo tra i dilettanti, con due campionati di promozione e uno di eccellenza in bacheca. Poi sono arrivate le ultime due stagioni, che possiamo già considerare gli anni d’oro del club. Il campionato e lo scudetto di Serie D vinti e l’appena raggiunta salvezza in Serie C. Se l’anno scorso il dominio dei marchigiani in D era stato quasi incontrastato, quest’anno l’inizio non era stato dei migliori.
Nessuna vittoria nelle prime 9 partite, con la miseria di 5 punti raccolti e soli 3 gol fatti. Inizio preoccupante, che però è stato cancellato alla decima giornata, con una vittoria casalinga sul Siena. Da lì la ritrovata fiducia ha prodotto un andamento regolare che si è tramutato in una tranquilla salvezza. L’inizio del 2023 è stato il periodo migliore per la squadra, che è stata sconfitta solo una volta in gennaio e nemmeno una in febbraio. La debacle casalinga con l’Olbia è perciò indolore e arriva dopo tre partite senza perdere. Ora la classifica vede la squadra del presidente Guzzini a soli tre punti dal decimo posto. Con due partite ancora da disputare l’assalto a un posto ai playoff è possibile, ma la salvezza diretta è comunque il più bel trofeo che si potesse raggiungere.
Se si vuole parlare dei protagonisti di questa splendida Recanatese non si può che partire dall’allenatore. Giovanni Pagliari viene infatti da due anni e mezzo alla guida della squadra. Arteficeindiscusso di questi anni da sogno per la città. Condottiero della trionfata cavalcata in Serie D è stato confermato anche per la missione salvezza quest’anno, brillantemente portata a termine. I meriti sono anche della società, che non ha perso nemmeno per un attimo la fiducia che aveva in lui, supportandolo anche dopo la pessima partenza. Da lì la scelta ha pagato e il lavoro fatto ha visto crescere la squadra. Tra tutti, a salire in cattedra è stato il capitano, Alessandro Sbaffo, già trascinatore in Serie D con 25 gol totali. I 13 gol di quest’anno (ancora migliorabili) sono una lieta conferma per un attaccante che sta vivendo le sue migliori stagioni dopo i 30 anni.
Per il classe 1990 sono stati molti infatti i passaggi tra Serie B e C, ma mai avvicinandosi alla doppia cifra. In questi anni, oltre alla sua folta chioma, è cresciuta anche la sua capacità di andare in rete, avvicinandosi alla porta e diventando attaccante vero, lasciandosi alle spalle il passato da trequartista. Lo stesso discorso si potrebbe fare per Gianluca Carpani, mai in rete come quest’anno (secondo miglior marcatore giallorosso con 10 gol). Lui gioca ancora prevalentemente tra fascia destra e trequarti, ma, come Sbaffo, ha raggiunto quest’anno il suo miglior bottino stagionale. Si possono citare poi due giovani su tutti. Vincenzo Alfieri, classe 2002 e Mattia Fallani, 2001. Il primo insostituibile del centrocampo in prestito dal Benevento, messosi in luce due giornate fa per uno straordinario gol alla capolista Reggiana. Il secondo titolare della porta recanatese scuola Spal, anche lui con un promettente futuro.
In attesa della molto probabile riconferma di Pagliari sulla panchina, la Recanatese si prepara al finale di campionato. L’ultima di regular season sarà in casa, dove sicuramente la squadra verrà applaudita e ringraziata dai tifosi, come successo anche ieri nella sconfitta più bella dell’intera stagione.
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