Reggiana, Cigarini-Pellegrini e il profumo di casa per la promozione
“Casa profumo di casa”. Si potrebbe riarrangiare così la canzone di Little Tony. Comfort, sicurezza, accoglienza e un ritorno al passato. Quando si decide di tornare indietro è per riprovare le emozioni di stare in famiglia, rivedere amici ma anche poter vestire la maglia della propria città. Iemmello a Catanzaro è stato l’esempio di questo connubio. I suoi gol hanno trascinato i giallorossi alla promozione e l’emozione per lui è stata sicuramente doppia.
L’attaccante non è l’unico, però, ad aver ripercorso la strada di casa per ritrovare certezze e nuovi stimoli. A Reggio anche Cigarini e Pellegrini condividono questo sentimento. Entrambi cresciuti in granata e ora protagonisti con la maglia della Reggiana per la promozione in Serie B.
L’esperienza di Cigarini
Dopo tanti anni di grande calcio in Serie A, dove ha vestito maglie importanti come quelle di Napoli, Parma, Sampdoria oltre al Siviglia in Liga, Cigarini ha deciso di tornare a casa. Nato a Montecchio Emilia in provincia di Reggio Emilia, è tornato a vestire il granata dopo la retrocessione in C della Reggiana. Esperienza, qualità e leadership per tentare una risalita repentina per sfuggire all’Inferno della terza serie.
Una stagione importante chiusa in maniera davvero sfortunata. Prima il sorpasso del Modena e poi nel playoff contro la FeralpiSalò l’infortunio al ginocchio. Lo stop forzato, la delusione dell’eliminazione e l’operazione: Cigarini ha dovuto recuperare la miglior condizione per tornare a essere utile alla causa granata. Nelle ultime settimane Diana gli sta preferendo Rossi nel ruolo, ma a più riprese non sono mai mancate parole di elogio verso il classe ’86. Leader in campo e, soprattutto, fuori perché la sua presenza nello spogliatoio è un segnale rassicurante per la squadra. Nella promozione in Serie B c’è tanto anche di Luca Cigarini, perché non è sempre necessario essere determinanti in campo.
I gol di Pellegrini sulla promozione
Dalla leadership alla gioventù al potere. Jacopo Pellegrini è arrivato a Reggio in estate dopo avervi giocato nel settore giovanile. Un percorso importante il suo. La strada di casa la ricorda bene così come quella di campi di allenamento della Reggiana. Per non sbagliare e sentire il profumo dell’aria di casa, l’attaccante è finito al Sassuolo. Dai neroverdi vari prestiti fino a optare per il ritorno in maglia granata. Lo stadio è lo stesso, ovvero il Mapei, e l’opportunità è ghiotta per confermarsi giovane talento in rampa di lancio.
Arrivato per essere l’alternativa a Montalto nel ruolo, ci ha messo a far cambiare idea a Diana. Complici gli infortuni dell’ex Ternana e la voglia di essere determinante del classe 2000, l’allenatore ha ben presto scelto lui e poi tutti gli altri al momento della stesura delle formazioni. Dieci gol sono un bottino importante, miglior marcatore della Reggiana in stagione, e tutti determinanti per portare punti fondamentali a casa. I granata sono in Serie B grazie anche al suo zampino: Pellegrini e quel profumo di casa che sa di promozione.