Reggiana, è ora di reagire. La squadra di Diana studia la rimonta
Vietato perdere la testa. Non solo quella di serie. La Reggiana, stesa da un gol della “bestia nera” Guerra a Salò, è l’unica delle big entrate in scena nel secondo turno Nazionale dei playoff a non aver vinto in trasferta. Mentre Padova, Palermo e Catanzaro hanno un messo un’ipoteca sulla qualificazione alle semifinali, gli emiliani sono obbligati a vincere nel ritorno contro la Feralpi per andare avanti.
Aimo Diana studia le mosse per spuntarla e si ritrova dall’altra parte della barricata rispetto alla scorsa stagione, quando allenava il Renate. Altra storia, stesso momento: Diana andò a giocarsi il ritorno dei quarti degli spareggi promozione, contro il Padova, partendo da una posizione di molto più che da sfavoriti. E non solo per il fattore campo, che stavolta sarà dalla sua parte, ma soprattutto per lo 0-3 da ribaltare. Il resto è storia. Gol di Galuppini, Kabashi e Giovinco: clamoroso all’Euganeo. Dal tutto da guadagnare, al tutto da perdere è un attimo. Stavolta col peso del favore del pronostico e delle aspettative a gravare sulle spalle. C’è da dimostrare di averle abbastanza larghe.
Allarme a centrocampo: D’Angelo scalda i motori
E non è che l’avvicinamento alla partita in programma venerdì 20 maggio alle 20.30, al Città del Tricolore, sia dei migliori per la Reggiana in un clima particolarmente disteso. L’allarme è scattato dopo l’uscita dal campo di Luca Cigarini durante la partita contro la Feralpisalò. Gli esami strumentali a cui si è sottoposto hanno evidenziato una lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio destro.
Una perdita pesantissima a centrocampo dove non ci sarà neppure Radrezza, che si è beccato un rosso a partita finita. Diana lo aveva difeso spiegando che stava parlando con lui quando è stato espulso, ma sul referto c’è un’altra versione: “frase irriguardosa nei confronti del direttore di gara”. La sostanza non cambia: una giornata di squalifica. Scalda dunque i motori Sonny D’Angelo, strappato all’Avellino a gennaio. Con i playoff la mezzala ha dimostrato di avere un buon feeling: poco meno di una anno fa fu proprio lui a interrompere agli ottavi la corsa verso la Serie B del Palermo.
Arrighini sa come si fa
Da D’Angelo, che dal momento del suo ingaggio ha totalizzato 12 presenze e un assist, i granata si aspettano di vedere ancora il meglio. Stesso discorso per un altro ex biancoverde, Andrea Arrighini, arrivati insieme a Reggio Emilia. Nei 58 minuti giocati al “Lino Turina”, l’attaccante livornese non ha lasciato il segno, ma sa bene come farlo. E non solo per i 3 centri già realizzati dal momento del suo acquisto. Chiedere alla FeralpiSalò: il 2 giugno 2021 Arrighini la eliminò segnando dopo un altro 1-0 all’andata quando vestiva la maglia dell’Alessandria. Stagione che poi si concluse con la promozione in B dei grigi. Altro giro, altra corsa. Stesso finale? Se lo augurano Diana, Arrighini, e soprattutto la Reggiana e i suoi tifosi.