Reggiana, Diana: “Primo tempo troppo lento. Sto cercando di assemblare la mia squadra”
Vittoria e primato per la Reggiana di Aimo Diana. Il successo sul San Donato ha portato in dote l’arte del saper soffrire e l’esperienza nel colpire alla prima occasione utile. Tre punti e, complice la sconfitta della Carrarese, vetta del girone B. Dopo un primo tempo abbastanza bruttino per essere vero da parte dei granata, la carta della ripresa di Diana è stato l’inserimento di Rosafio. Il cambio di modulo ha ridato sprint alla Reggiana che prima con Montalto e poi con le scorribande di Guglielmotti sulla destra ha trovato il successo per 2-0. Al termine della sfida ha parlato in conferenza stampa Aimo Diana.
Reggiana, Diana: “Voltolini se la giocherà con gli altri”
L’allenatore della Reggiana, Aimo Diana, si è presentato soddisfatto in conferenza al termine della partita. Dopo un primo difficile, è arrivata la vittoria finale: “Sto cercando di assemblare questa squadra. Cambiamo interpreti ogni partita per trovare 14/15 giocatori che poi diventeranno lo zoccolo duro della squadra. Abbiamo tante differenze di condizione all’interno della rosa e quindi questo può capitare che concediamo qualche minuto agli avversari. Loro hanno cambiato il modulo, ma pensavo che con giocate di qualità potevamo comunque trovare il gol. Primo tempo troppo lento per quanto mi riguarda. Nella ripresa ho chiesto ai miei ragazzi di tornare in campo con calma che l’occasione sarebbe arrivata”.
“Gli avversari con noi cambiano spesso, mi succedeva anche a Renate sarà la mia metodologia che può portare gli altri a variare. San Donato è un’ottima squadra che cerca sempre di giocare e oggi l’hanno dimostrato”. Parole d’elogio su Voltolini: “E’ cambiato rispetto allo scorso anno e oggi gli devo fare i complimenti. Ora anche lui se la può giocare al pari di Venturi e Turk“. In chiusura Diana parla della classifica: “Sono contento che stiamo dando continuità a questo progetto e devo fare i complimenti alla società e allo staff, ma ora come ora conta poco guardarla”.
A cura di Brianti Simone