Alla voce “sorprese di giornata”, il primo nome che spicca nel girone B è senza dubbio quello di Daniele Sorrentino della Reggiana. Un gol e un assist da subentrato, alla seconda partita tra i professionisti della sua vita. 24 anni e una lunga gavetta che ora sta portando i suoi frutti: “Ho dovuto aspettare l’ottava giornata per esordire, la decima per segnare. Ma ne è valsa la pena. Farmi trovare sempre pronto, nonostante sette partite consecutive viste dalla panchina, è stata la chiave. Nemmeno nel migliore dei sogni avrei potuto immaginare una serata come quella di martedì. E invece è tutto vero”.
Lui, che ora si ritrova protagonista inaspettato in un top club di C come la Reggiana, ma che fino a due settimane fa contava zero presenze tra i professionisti. “E’ solo l’inizio, ma so che tutto questo è frutto di anni di sacrifici. Nella mia vita ho mangiato tanta me**a”. Non si nasconde, Sorrentino. “A 16 anni facevo panchina con l’Asola tra gli Juniores. Fino a cinque anni fa ero in Promozione senza vedere il campo. E proprio quella è stata la mia forza: quando nessuno scommetterebbe su di te, devi iniziare a darci dentro a testa alta per dimostrare che si sbagliavano”.
Missione compiuta: “Dalla Promozione, dopo aver trovato il posto da titolare, sono passato in Eccellenza e l’ho vinta con il Breno segnando quasi 30 gol. Poi la D, prima con la Caronnese poi al Lornano Badesse”. Valanghe di gol e forti sirene dalla Serie C: “In estate ho ricevuto molte proposte, ma appena mi ha chiamato la Reggiana ho obbligato il mio procuratore a fermare tutte le trattative. È stato amore a prima vista”.
“Oggi sono primo in campionato e punto alla B in un gruppo fantastico”. Alla faccia di chi non ci ha puntato. “L’obiettivo di squadra è vincere e essere promossi, inutile girarci intorno. A livello personale, invece, voglio dimostrare di essere qui per giocarmi le mie carte, non per fare la comparsa”. Anche se, a prima vista, non sembra facile emergere in una squadra così forte: “Ci sono giocatori di categoria superiore: Cigarini, ad esempio, come anche Fausto Rossi. Mi stanno dando una grande mano, sempre con umiltà, e li ringrazio come fossero dei fratelli”.
Chiusura dal sapore dolce. Libro Cuore? No, meglio il Re Leone. “Il gol è stato qualcosa di magico: ho aspettato un attimo prima di esultare, temendo di essere in fuorigioco. Ho tenuto il respiro e ho capito che era buono”. Fuori gli artigli. Un grido. Liberazione. “Venire dal nulla e sentire cinquemila persone che urlano il tuo nome è un’emozione unica. Ero schiacciato dagli abbracci dei compagni e dagli occhi scendeva qualche lacrima di gioia”. Il duro lavoro paga sempre.
A cura di Luca Bendoni
“Photo credits AC Reggiana”
Sfida complicata sul campo dell'Avellino per il Catania di Toscano che però deve fare a…
Tutti gli aggiornamenti Torna il campionato di Serie C 2024/2025. Archiviata la quindicesima giornata, è…
Perugia Arezzo, Serie C 2023/24: tutti gli aggiornamenti sulla partita del girone B in tempo…
Tutto pronto per la sedicesima del girone B tra SPAL e Torres, match in programma…
Union Clodiense Vicenza, Serie C 2023/24: tutti gli aggiornamenti sulla partita del girone A in…
Un Taranto che prova a ricostruire dopo l'ultima (pessima) notizia arrivata della penalizzazione in classifica. …