Reginaldo, l’arma in più del Picerno. Il bomber decide da ex il match contro il Catania
Il pomeriggio del Picerno si illumina di Reginaldo. Ancora una volta è il fatidico “gol dell’ex” a decidere una partita, quella di Catania-Picerno, valida per la 26^ giornata del girone C di Serie C. L’attaccante brasiliano, italiano d’adozione, segna al 17′ il gol che vale la partita, ribadendo in rete il colpo di testa di Parigi finito sulla traversa. La non-esultanza dimostra il rispetto del calciatore verso la piazza catanese, che ora sta vivendo un periodo difficile.
Reginaldo: “Capii che a Catania non avrei avuto più spazio”
Dopo 29 presenze e 3 reti, Reginaldo lascia il Catania nell’estate del 2021. L’attaccante diventa parte integrante del gruppo ma fatica a lasciare il segno. Il suo essere un perfetto uomo spogliatoio, dall’alto della sua esperienza, gli permette di essere comunque utile alla squadra con la sua politica di duro lavoro e sacrificio. Il classe ’83 si trova però ad avere un ruolo marginale, e la sua voglia di tornare all’apice lo porta verso Picerno.
“L’idea Picerno è nata quando ho capito che a Catania non avrei avuto più spazio, avevo un altro anno di contratto ma insieme al mio procuratore abbiamo deciso di iniziare a lavorare per trovare una soluzione alternativa – raccontò ai nostri microfoni -. Avevo altre possibilità ed altre offerte, ma ho scelto Picerno per dimostrare quanto posso ancora dare al calcio“.
Reginaldo, a Picerno si può ottenere più di una salvezza
L’ambiente sereno e stimolante trovato in provincia di Potenza, è stato per lui fonte di rinascita. Reginaldo è tornato al centro di un progetto importante con il Picerno, che puntò in lui in qualità di neopromossa per affermarsi. Arrivato con l’obiettivo di condurre la squadra alla salvezza, la seconda punta brasiliana si ritrova con la squadra all’ottavo posto in classifica, in piena zona playoff. Per l’attaccante 5 gol e 2 assist in 23 partite e il merito di essere capocannoniere al pari con Gerardi. La squadra funziona e detta le regole del gioco anche con le grandi. Il Picerno può ora sperare di conquistare anche qualcosa in più della semplice salvezza.
Dalla Serie C alla Serie A: l’esperienza di Reginaldo
Reginaldo sa il fatto suo e la caratura del campione si vede in campo. La sua carriera calcistica parte dal Treviso, in Serie C, guadagnandosi una doppia promozione. In Serie B esplode e la Serie A è una vetrina importante che gli consente di essere notato dalla Fiorentina. Nel luglio del 2006 passa ai viola per quella che sarà una stagione indimenticabile: “Il mio anno più importante è sicuramente quello di Firenze, in cui partimmo con la penalizzazione di 11 punti e riuscimmo ad arrivare in Coppa Uefa“.
Il suo girovagare tra campi italiani – con una parentesi in Giappone e in Brasile – gli permettono di accumulare quasi 500 presenze, di cui 154 in Serie A con Treviso, Fiorentina, Parma e Siena. Per l’attaccante 19 gol, di cui 2 pesanti doppiette, e 16 assist a denotare il suo fiuto per il gol ma anche la generosità nel mandare a rete i compagni. Ma anche una grande umiltà: “Sono soddisfatto della mia carriera, non ho rimpianti: spesso sono sceso in B insieme alle squadre con le quali retrocedevo dalla A e ci sono rimasto, per dare una mano. Avevo, all’epoca, le possibilità per continuare a giocare sempre in serie A, ma io non sono fatto così e do tutto alle squadre per le quali gioco“. Reginaldo, è davvero l’arma in più di questo Picerno che ora può puntare in alto.
A cura di Lucia Arduini