Nerazzurri contro bianconeri. No, non è tempo di Inter-Juventus, di Derby d’Italia, come Gianni Brera lo definì nel 1967. È tempo di Serie C e di Renate-Juventus U23. Stessi colori, ma campionato e obiettivi diversi. Con qualche analogia. Le posizioni in classifica. Il Renate, come l’Inter, si trova al terzo posto in classifica. Le due Juventus, invece, condividono la settima posizione e, fino alla scorsa giornata, anche i punti erano gli stessi. Una sfida importante per le due squadre, quella che andrà in scena a Meda. Nei padroni di casa la volontà è quella di continuare a coltivare il sogno chiamato promozione, restando attaccati al Sudtirol. Dall’altra, i bianconeri vogliono restare nelle zone alte della classifica.
In comune, tra le due squadre, c’è un principio, un’idea: la progettualità. Una progettualità sviluppata e interpretata in due modi diversi. Per quanto concerne la Juventus U23 tale concetto non può che essere declinato in funzione dell’altra Juventus, quella dei grandi. Il disegno e l’idea su cui è fondata questa realtà sono quelli di costruire un serbatoio di giovani da cui attingere. Un luogo in cui far crescere nuove promesse e renderle pronte per palcoscenici più importanti. E qualche segnale inizia a intravedersi. De Winter, Sekulov, Aké. E poi lui, l’argentino, Soulé. L’ultimo, per lui, è stato un mese magico. Il gol con l’U23, la convocazione con l’Albiceleste e gli allenamenti con Messi e Dybala, fino all’esordio in Serie A contro la Salernitana.
Dall’altra parte i nerazzurri. E quando si parla di Renate si parla, necessariamente, di progettualità. La progettualità, infatti, rappresenta il concetto su cui si fonda l’intera cultura della squadra brianzola. Sostenibilità, visione a lungo termine, crescita e costruzione, futuro i pilastri del mondo Renate. E, d’altronde, non potrebbe essere diversamente per una squadra di un paese di 4000 abitanti e che, da anni, si conferma costantemente nelle prime posizioni. Perché Renate non è più, se mai lo è stato, una favola, bensì una solida certezza. Una certezza frutto del lavoro e delle idee. In ultimo quella di richiamare Cevoli, uomo che incarna forse più di tutti lo spirito e i valori dei nerazzurri. Casualità? No, progettualità.
Il presente è domenica, sarà il campo a parlare. Anche se, c’è una statistica non trascurabile. Nelle ultime tre partite in cui le due formazioni si sono affrontate tre è sempre stato il numero totale di reti messe a segno. Ma non solo. I tre incontri sono sempre finiti 2-1 o 1-2. Vittoria casalinga per la Juventus U2 nella loro “prima volta“, il 20 ottobre 2019. Nelle altre due partite a gioire è stato il Renate. Successo in trasferta per 1-2 il 23 dicembre del 2020 e vittoria interna per 2-1 lo scorso 18 aprile. Adesso è l’ora della 17esima giornata. Entrambe hanno mancato l’appuntamento con la vittoria nell’ultima partita. Il Renate arriva dal pareggio per 2-2 a Mantova. La Juventus U23, invece, viene da due sconfitte consecutive. La prima contro la Virtus Verona, la seconda nel recupero infrasettimanale contro il Padova. C’è voglia di tornare a vincere. Appuntamento a domenica.
A cura di Nicolò Franceschin
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