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Da Montebulluna all’Olimpo: Gagno e i suoi fratelli. Da Rogerio Céni ad Higuita, nel segno dell’impossibile

Modena-Imolese, 36^ giornata di Serie C, girone B. I gialloblù sono in vantaggio per 1-0 grazie alla rete di Antonio Pergreffi e sono pronti a festeggiare l’eventuale allungo in classifica a due giornate dal termine del campionato. Il tempo scorre ed il risultato rimane lo stesso fino al minuto 87, quando Matteo Liviero decide di rovinare la festa del Modena e segnare la rete del pareggio per l’Imolese. La squadra di Tesser potrebbe ritrovarsi la Reggiana a -1 in classifica, ma nel calcio, si sa, mai dire mai. E infatti, nell’ultimo minuto di recupero il Modena riesce a trovare la rete della vittoria. Cosa ci potrebbe essere di più bello di tre punti arrivati all’ultimo respiro? Un gol del portiere, dalla propria area di rigore.

Il Montebelluna e le giovanili con il Brescia

Riccardo Gagno nasce a Montebelluna nel luglio del 1997. Indossa per la prima volta i guanti nella squadra della sua cittadina, il Montebelluna, che si trova nella provincia di Treviso. I suoi riflessi attirano diverse attenzioni, ma ad accorgersi di lui prima degli altri sono gli osservatori del Brescia. É il 2014 e il giovane Gagno decide quindi di giocare con la maglia biancoazzurra, considerando anche la distanza tra Brescia e la sua città. In realtà dopo un solo anno nella cittadina lombarda Gagno viene rimandato nel Montebelluna. Un ritorno che il portiere accetta decidendo di stringersi ancora di più i guanti per dimostrare che, quella del Brescia, non è stata la scelta migliore. A gennaio infatti arriva la chiamata del Grosseto, allora in Serie D, e Gagno accetta.

foto di Alessandro Fiocchi

Dai dilettanti al gol che potrebbe valere la Serie B

Grosseto, Poggibonsi e poi il ritorno a Brescia. Dopo due anni passati sui campi di Serie D, il calcio decide di offrire una possibilità tra i professionisti al portiere. 20 anni e e prima presenza in Serie B, il ragazzo ha dimostrato di avere qualità e riflessi. Dopo questa emozione viene mandato nuovamente a fare esperienza, questa volta però sui campi Serie C. Rimane tra i professionisti e questo non può essere altro che un segnale positivo. Così, da Mestre passa a Terni fino ad arrivare a Modena. Anche con la maglia gialloblù l’obiettivo è chiaro: tornare nella cadetteria dopo anni di assenza. Molto probabilmente, se qualcuno gli avesse detto che sarebbe stato proprio lui a segnare un gol pesantissimo ai fini della promozione, Gagno sarebbe andato via con quel sorriso di chi, comunque, spera ciò che è impossibile. Ma si sa, l’impossibile è relativo ed il portiere gialloblù contro l’Imolese ha deciso di lasciare l’impronta su un campionato già da incorniciare per la sua squadra. 91^ minuto, risultato fermo sul pari, rinvio da 80 metri, gol. Missione compiuta: l’impossibile adesso non esiste più.

Gagno, benvenuto nel club

Con il suo gol dalla propria area di rigore Riccardo Gagno si prenota un posto direttamente nel club dei portieri che hanno lasciato per un istante i guanti per vestirsi da attaccante. Gagno come Brignoli, quando l’allora portiere del Benevento con un colpo di testa riuscì a segnare fermando il Milan di Gattuso e contemporaneamente portando il primo punto stagionale in casa delle streghe. Reti che sono frutto dell’istinto che scorre nelle vene di chi questo ruolo lo vive sin da bambino. Partizan Belgrado-Livorno, Coppa Uefa. Marco Amelia vuole salire ed il pallone decide di premiare questa sua iniziativa piombando sulla testa del Campione del Mondo 2006.

Impossibile poi non citare chi di questo club ne è presidente. Rogerio Ceni, portiere, 130 gol in carriera. Il brasiliano ha dimostrato varie volte di essere un rapace d’aria e anche di avere un piede abbastanza raffinato, tanto da realizzare 69 calci di punizione e 61 rigori. Réne Higuita invece ha scolpito il suo nome nella storia di questo sport per il colpo dello scorpione, condito da 41 sigilli in carriera. Insomma, il portiere gialloblù è entrato di diritto nella storia di questo sport. Adesso però c’è una promozione da portare a Modena, ed il portiere avversario, anche se lontano più di 80 metri, deve rimanere concentrato. Dall’altra parte, c’è Riccardo Gagno.

A cura di Jacopo Morelli

Redazione

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