Lo Scudetto U15 con la Juventus, il Barcellona e la sfida all’Arsenal da titolare: tutto su Riccio
Eleganza, marcatura e bravura nell’impostazione. Questi alcuni degli ingredienti nel repertorio del giovane bianconero Alessandro Pio Riccio. Soli 20 anni, 187 centimetri, il rinnovo di contratto con la Juventus e la chiamata di Max Allegri in occasione dell’amichevole di Londra contro l‘Arsenal, che ha giocato da titolare. Il difensore classe 2002 è in rampa di lancio ed è sicuramente uno dei prospetti più importanti del settore giovanile bianconero. Tra le pedine più importanti della Juventus Next Gen, Riccio, nonostante la giovane età può già vantare un curriculum di tutto rispetto con varie esperienze alle spalle. Su tutte, la convocazione in prima squadra da parte di Pirlo, in occasione del match di Champions League contro il Barcellona. Una chiamata che è stata solo una delle tante, visto che la storia si è ripetuta. Questa volta a chiamarlo in prima squadra è stato Massimiliano Allegri contro l’Udinese. Di Maria e Danilo al suo fianco. La Serie A sotto le scarpette. Il sentiero dei sogni di Alessandro Pio Riccio non si ferma.
Gli inizi a Qualiano, la chiamata della Juventus e il rinnovo del contratto
Di origini napoletane, Riccio è approdato alla Juventus nel 2016 all’età di 14 anni. La sua storia parte proprio dalla sua terra, la Campania, ed è nel settore giovanile dello Sport Village di Qualiano che inizia a dare i primi calci al pallone. Lì vi è stato per 8 anni, poi gli occhi addosso del club bianconero. Grazie a delle segnalazioni del suo procuratore Beppe Galli, la Juventus lo notò e, rimasta impressionata dalle sue capacità, puntò su di lui. Sulle tracce di Riccio c’erano anche altre società importanti, quali Napoli, Atalanta, Roma e Fiorentina, ma ad incidere fu anche la sua decisione. Quella cioè, di voler crescere a Torino.
Non solo il presente, ma anche il futuro per Riccio sarà a tinte bianconere. Ormai in pianta stabile nella Juventus Next Gen, il difensore lo scorso aprile ha prolungato il suo rinnovo fino al 30 giugno 2024. A dimostrazione dunque, di quanto il club creda in lui, segnando un passo ulteriore verso la sua crescita. Un percorso iniziato cinque anni fa e che proseguirà ancora con la Juventus. “La Juve vede in lui una possibilità di crescita esponenziale e per non perderlo ha giocato d’anticipo per blindarlo dalle attenzioni di numerosi club importanti”. Furono queste le parole del suo procuratore Galli dopo il rinnovo.
Riccio, dallo Scudetto con la Juventus alle chiamate in Nazionale
L’impatto col mondo Juve per Alessandro Pio Riccio è stato molto positivo. Subito lo Scudetto con l’Under 15 nella stagione 2016/17, grazie al 2-0 inflitto all‘Inter. Un avvio sicuramente niente male. Nell’annata seguente invece, i nerazzurri si presero la rivincita e così Riccio e compagni dovettero “accontentarsi” della medaglia d’argento. La prima vittoria in bianconero, è stata per il classe 2002, solo una delle tante soddisfazioni arrivate fino a quel momento.
Il difensore venne infatti successivamente chiamato, nelle stagioni 2018/19 e 2019/20, prima per la spedizione dell’Europeo Under 17 e poi per il Mondiale di categoria. Altre due esperienze di grande importanza per crescere e farsi le ossa, in cui però il destino non fu dalla sua parte. All’Europeo arrivò la sconfitta in finale a Dublino contro l‘Olanda per 4-2, mentre il Mondiale, si interruppe ai quarti di finale contro il Brasile.
Riccio, la convocazione di Pirlo in Champions contro il Barcellona e la chance da titolare di Allegri per il match contro l’Arsenal
Il 28 ottobre 2020 è un’altra data che Riccio mai dimenticherà, perché quel giorno è arrivata la prima chiamata nella Juventus dei grandi. A soli 18 anni, fu Andrea Pirlo a convocarlo e a portarlo con sè all’Allianz Stadium in occasione della sfida di Champions contro il Barcellona. L’ex giocatore del Milan aveva perso vari difensori in vista del match con i blaugrana e doveva fare a meno di De Ligt e Chiellini. Tra i convocati figuravano oltre a Riccio, il giovane De Winter e soprattutto mostri sacri quali Buffon, Bonucci, Dybala, Morata e Cuadrado, giusto per citarne qualcuno. Per il giovane difensore l’esordio con la prima squadra non avvenne, ma di sicuro, quella giornata gli è rimasta impressa indelebilmente. Sul campo terminò 2-0 per il Barcellona grazie alle reti di Messi e Dembelè.
Riccio invece rimase in panchina con la sua maglia numero 47. A fine partita, per il classe 2002, anche la soddisfazione di scattare un selfie col suo idolo Bonucci. Il post sui social non potette mancare, con tanto di didascalia per il centrale della Nazionale. “Il mio idolo fin da quando sono bambino”. Sempre nel dopo gara, Riccio si lasciò andare dicendo: “Mi impegnerò al massimo per stare in questo calcio, è troppo bello!”. E così è stato. Allegri ha deciso infatti di puntare su di lui, schierandolo da titolare nell’amichevole contro l’Arsenal all’Emirates. Riccio, Gatti e Rugani, questa la difesa a 3 scelta dall’allenatore bianconero davanti a Perin. In vista di questa partita, qualche settimana fa Allegri aveva dichiarato di aver segnato 15 nomi. Tra questi, nell’undici iniziale, è presente proprio quello del classe 2002 che è ora pronto per partire ancora una volta con la prima squadra bianconera. Gavetta, sacrifici e soddisfazioni per Riccio. Dopo il debutto ufficiale con la sua Juventus, il difensore vuole scrivere un altro capitolo nel calcio dei grandi. Questa volta con la Serie A sotto le scarpette.
A cura di Antonio Palladino