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Rimini ko, Buscè: “L’Arezzo? Non ha giocato a calcio. Ora testa alla prossima partita”

Antonio Buscè, allenatore del Rimini - credit: Rimini Football Club

I romagnoli inciampano in casa con l’Arezzo. Le dichiarazioni dell’allenatore nel post gara.

Dopo la duplice vittoria in campionato e la conquista della finale di Coppa Italia contro il Trapani, il Rimini scivola nella partita casalinga con l’Arezzo.

I toscani si sono imposti con due gol sui padroni di casa: decisivi i timbri di Tavernelli al 37′ e quello di Ravasio al 55′. Niente da fare per la compagine biancorossa che rimane ferma a quota 37 punti non riuscendo a superare il Pineto a due lunghezze di distanza.

Questo l’intervento (riportato da newsrimini.it) dell’allenatore del Rimini, Antonio Buscè, al termine della partita: lo ho visto comunque una squadra, l’Arezzo, che è venuta a Rimini per non giocare a calcio, una squadra che ha pensato soprattutto a rompere il gioco. Non ho visto un Arezzo che sotto l’aspetto del gioco ha messo sotto il Rimini, tant’è vero che con due tiri in porta ci siamo ritrovati con il risultato di 2-0 per loro”.

Ha poi proseguito con l’analisi dei suoi: “È anche vero che noi poi non siamo stati bravi a prendere delle contromisure. Ci può stare che perdi una partita, ci può stare che dopo un periodo importante perdi contro una squadra che comunque, come ho detto anche in conferenza stampa prima della partita, è costruita per fare un altro tipo di campionato.  Ha concluso: “Qualche situazione in più secondo me avremmo potuta farla, soprattutto quando avevamo noi il possesso palla, e ho visto tanti errori. E quindi ci sta, non voglio fare tragedie perché il calcio è anche questo. E quindi con grande serenità e tranquillità pensiamo già alla prossima, capitolo chiuso l’Arezzo, e facciamo tesoro di queste sconfitte.

L’analisi della partita

Un sola rete subita nelle ultime otto partite, quella nella partita interna con il Perugia. E nel posticipo con l’Arezzo, la squadra di Buscè non è riuscita a evitare ben due gol: Avremmo potuto fare qualcosa in più. In effetti abbiamo sbagliato la pressione sia sul primo che sul secondo. Abbiamo letto male e quindi ci sta perché poi devi tenere conto che gli avversari hanno giocatori importanti, di qualità, e che magari se li lasci calciare in maniera pulita ti fanno gol”.

“Ripeto: non voglio fare un dramma per questa sconfitta perché sarebbe troppo riduttivo buttare via tanto lavoro per una sconfitta. È arrivata comunque in un momento in cui ci può stare perché già da un po’ di tempo si sente parlare della finale di Coppa Italia. Non ne voglio parlare, è quello che sto cercando di dire ai ragazzi, perché poi distogliamo l’attenzione da quello che ci interessa ora, che è il campionato, perché da qui alla finale di Coppa Italia c’è quasi un mese”. Ha continuato: Questa partita ci deve dare forza ancora di più perché basta mollare un attimo, che può essere anche fisiologico, che inciampi in brutte giornate. Diamo merito comunque anche all’Arezzo perché, ci mancherebbe, è venuto a fare la sua partita e alla fine ha avuto ragione”.

Rimini squadra
Rimini, la squadra esulta dopo un gol/Credit Photo: Rimini F.C.

L’allenatore: “Una serata storta, non facciamo drammi”

Ecco cos’è mancato: “Questa sera quello che è mancato è soprattutto la qualità: tanti passaggi sbagliati, tante uscite sbagliate, tante situazioni in cui loro magari arrivavano un po’ in ritardo nel pressare e abbiamo sbagliato la scelta, quindi serata storta che accantoniamo ma che ci deve da comunque la consapevolezza che quando succedono questo tipo di partite bisogna accantonarle ma ci devono dare una reazione importante per la partita successiva.

“Quindi, ripeto, diamo meriti anche agli avversari quando vincono, bisogna trovare le cose negative per migliorare, e diamo atto che questi ragazzi finora veramente hanno fatto un grande cammino. Non facciamo drammi, adesso la nostra testa va sicuramente alla prossima partita. Il prossimo appuntamento del Rimini si chiama Pianese e l’incontro è fissato il prossimo 2 marzo alle ore 15:00.