Home » Regini, dalla crescita con Sarri e Zeman al rapporto con Insigne: ora c’è il Rimini

Regini, dalla crescita con Sarri e Zeman al rapporto con Insigne: ora c’è il Rimini

regini rimini

Promessa, conferma, capitano, rivalsa. Parole sconnesse che seguono un loro corso, unendosi in un’unica persona. Un calciatore, un uomo, che ha passato tutte le fasi e tutte le categorie professionistiche per trovare il suo angolo di paradiso. Vasco Regini è stato il perno difensivo di diverse squadre e allenatori, mostrando con tenacia e passione di sapersi meritare ogni centimetro di campo. Il suo curriculum parla da solo: 133 presenze in Serie A, 88 in Serie B e 34 in Serie C. Numeri che hanno impressionato anche il Rimini, club neopromosso con cui ha appena firmato un biennale. Regini riparte dalla sua terra, la Romagna, per continuare a coltivare quel seme sbocciato a Cesena 15 anni fa.

regini rimini

Regini, il Foggia di Zeman e l’amicizia con Insigne

A Cesena Regini nasce e cresce, trovando nell’attrezzatissimo settore giovanile la culla perfetta per un futuro di soddisfazioni. Nella stagione 2007-2008 viene aggregato alla prima squadra, centrando l’esordio in Serie B nel derby emiliano-romagnolo contro il Bologna. La stagione successiva rimane in bianconero solo fino a gennaio quando viene ceduto in prestito la metà del cartellino alla Sampdoria, mantenendo la comproprietà. Il debutto in Serie A arriva a maggio contro la Reggina e nell’estate i blucerchiati decidono di riscattare la loro parte del cartellino.

Nel luglio del 2010 si apre per Regini l’opportunità di un prestito notevole: il Foggia di Zeman. Il terzino sinistro si guadagna una maglia da titolare e una crescita importante nel ruolo. Regini diventa un terzino di spinta veloce e intelligente. Insostituibile a livello tattico, è fondamentale nelle sovrapposizioni con un altro giocatore importante per il gioco di Zeman: Lorenzo Insigne. Oltre a essere compagni di corsia, diventano amici e coinquilini, stringendo a Foggia un rapporto solido e di crescita reciproca. 

regini rimini

Sarri e Mihajlovic

Nell’estate del 2011 si aprono le porte dell’Empoli, società che compra la metà del cartellino dal Cesena e lo porta in Toscana. Anche qui è tra i titolari inamovibili, una vera garanzia per la Serie B. Il suo incontro con Sarri diventa proficuo: sperimenta il ruolo di centrale difensivo sinistro. Lettura dei movimenti, rapidità e visione di gioco sono le sue peculiarità. Dopo due anni all’Empoli, Regini torna nel 2013 alla Sampdoria dove si mette alla prova anche il ruolo di quinto di centrocampo per qualche mese, fino all’arrivo di Sinisa Mihajlovic. L’allenatore lo arretra nel suo ruolo naturale e partecipa alla sua crescita tattica. Il rapporto tra i due è solido, ma un episodio nel derby di Genova nel 2015 lo incrina. Il duro faccia a faccia ripreso dalle telecamere diventa un caso, ma i due chiariscono subito dopo. 0-0 palla al centro, chiuso il discorso. 

Regini, il Napoli e il ritorno in Romagna al Rimini

A febbraio del 2016 ritrova Gabbiadini, Valdifiori, Hysaj, Sarri e Lorenzo Insigne in un solo colpo. Regini approda al Napoli in prestito per 6 mesi, un periodo non roseo per prestazioni (solo 1 presenza) ma altamente formativo. La reunion con Sarri viene raccontata con grande entusiasmo ai microfoni di Radio Kiss Kiss:Sto vivendo benissimo i primi giorni a Napoli. Ho provato in tutti i modi ad arrivare qui e alla fine ci sono riuscito. Mi sono anche integrato benissimo nel gruppo. Ho già lavorato con mister Sarri ad Empoli, all’inizio facevo il terzino, poi mi sono ritrovato a fare il centrale e lì ho svoltato. Purtroppo, poi, non ho mai avuto di giocare in quel ruolo con continuità. Ora posso farlo di nuovo con Sarri. In quella posizione mi trovo meglio, avevo voglia di giocare da centrale”.

Insigne? Lo conoscevo già perché abbiamo giocato insieme a Foggia e in Nazionale Under 21. Oggi lo ritrovo più maturo, ma già in passato si intravedevano le sue enormi potenzialità. A Foggia fece 20 gol e altrettanti assist. HiguainCredo sia l’attaccante più completo del mondo, non vedo attaccanti più forti di lui. Da avversario mi aveva impressionato, da compagno non posso che confermare”. L’opportunità di vivere l’ambiente azzurro dura però poco. L’esordio con il Frosinone subentrando a Kalidou Koulibaly non basta: il Napoli decide di non riscattarlo. Il ritorno alla Sampdoria è plateale: titolare e fascia da capitano al braccio nella rosa di Giampaolo. 

regini rimini

Le sue ultime esperienze tra Spal, Parma e Reggina lo conducono fino a Rimini, una piazza che lo ha accolto con tutto l’entusiasmo che si riserva ai grandi calciatori. Il progetto del club lo ha convinto a sposare la causa tornando a godersi la sua amata Romagna. “Vado al massimo“, direbbe il suo omonimo. E Regini non vuole certo deludere le aspettative.