Rimini, prove tecniche di uscita dalla crisi dopo l’arrivo di Troise
L’esonero di un allenatore e il conseguente arrivo di un successore sulla panchina di una squadra non sempre si rivela una mossa azzeccata. E spesso non porta i frutti sperati. Tuttavia, in casa Rimini dopo l’avvio negativo in campionato con Raimondi (5 sconfitte, un pareggio e una vittoria) era necessario un netto cambio di marcia, che fortunatamente per i romagnoli sembra essere arrivato. Emanuele Troise sta riaccendendo la formazione biancorossa.
Squadra in crescita e solidità difensiva ritrovata
L’avventura del nuovo allenatore del Rimini non è cominciata nel migliore dei modi, considerando la sconfitta per 4-0 in casa del Pontedera all’esordio. Di lì in poi, la squadra ha collezionato tra campionato e coppa ben 5 risultati utili consecutivi. L’ultimo dei quali arrivato grazie al pareggio ottenuto nello scorso turno contro il Pescara di Zeman.
Troise ha ridato fiducia ai giocatori e a tutto l’ambiente biancorosso. In particolar modo alla retroguardia, vero tallone d’Achille del Rimini (peggior difesa del girone con 24 reti concesse). Nelle ultime cinque uscite, la squadra ha raccolto il pallone dalla propria porta solamente in due occasioni, collezionando ben tre clean sheet prima del momentaneo vantaggio del Pescara. Una solidità difensiva dunque ritrovata per i romagnoli, complice anche l’arrivo dell’esperto Simone Colombi, estremo difensore rimasto svincolato dopo l’ultima esperienza con la Reggina.
Fantasia e prolificità: il Rimini riparte dall’attacco
La falsa partenza del Rimini ha relegato la squadra nella zona “rossa” della classifica e ha scatenato il malcontento dei tifosi in questo avvio di campionato. Ciò nonostante l’iniziale crisi non è da attribuire alla produzione offensiva degli attaccanti. Fatta eccezione per la sconfitta esterna contro il Pineto e la la partita con il Pontedera, in questa stagione i romagnoli sono sempre riusciti a trovare la via della rete, con ben 8 marcatori diversi andati a segno nelle prime tredici gare.
Il peso di quasi tutto l’attacco, quantomeno in ottica realizzativa, è ovviamente sulle spalle del capocannoniere della squadra Claudio Morra (6 reti). In zona gol, però, non è mancato l’apporto dei due esterni offensivi Lamesta (4) e Capanni (2), oltre ai due centri del difensore Nicolò Gigli. Numeri alla mano, il Rimini detiene il quinto miglior attacco del girone a quota 17, dietro solo a Cesena, Pescara, Torres e Recanatese. Attualmente la squadra ha collezionato 12 punti e occupa il diciottesimo posto in piena zona Playout. La stagione è ancora lunga e nel tentativo di risalire la china della classifica di certo non mancheranno le difficoltà, ma la strada imboccata da Troise e dal Rimini potrebbe essere quella giusta. I tifosi biancorossi possono ben sperare.