Rimini, il costruttore Ciuffarella: “Vi spiego come sarà il nuovo stadio”
Il Rimini è al lavoro per il progetto del nuovo “Romeo Neri”. Lo scorso 13 marzo, con una nota ufficiale, la presidente Stefania Di Salvo aveva commentato a riguardo: “Siamo molto felici per la presentazione dello studio di fattibilità che ci vede assieme ad Aurora immobiliare in questo progetto”. Un progetto “che ha l’ambizioso obiettivo di immaginare un futuro, con uno stadio pensato per il calcio ma fruibile oltre alle due partite al mese“. Ai microfoni del Corriere Romagna ha parlato Antonio Ciuffarella, presidente di “Aurora immobiliare”. Quest’ultima è la società capofila del Raggruppamento temporaneo di Imprese (Rti) che in Comune ha depositato il progetto del nuovo “Romeo Neri”. “Sarà un’opera moderna, all’avanguardia, funzionale, che costerà 35 milioni. Tra costruzione e gestione, garantirà oltre mille posti di lavoro”, ha commentato Ciuffarella. Ecco le sue parole.
Il Rimini e lo stadio, le parole del costruttore
“Sono un imprenditore, vivo di questo, quindi metterò in campo tutto il mio bagaglio di competenze ed esperienze per far sì che Rimini possa beneficiare di un impianto all’avanguardia“. Un impianto “degno della propria storia“, ha detto Ciuffarella. Sul progetto il costruttore ha poi continuato: “L’operazione avrà un costo lavori di circa 35 milioni di euro, oltre spese accessorie previste per la legge Stadi. Sarà finanziata attraverso investitori selezionati. Attualmente lo Stadio di Rimini ha un potenziale inespresso enorme. La posizione strategica rispetto al centro costituisce un patrimonio da valorizzare per portare il “Romeo Neri” ad essere il nuovo hub di riferimento per le attività sportive cittadine“.
Sulle tempistiche di inaugurazione dello stadio “possono variare a seconda di diversi fattori; ritengo però che lavorando in stretta sinergia con l’Amministrazione comunale, tra completamento dell’iter amministrativo e la realizzazione delle fasi lavorative, si possa ragionevolmente pensare di inaugurare l’impianto entro 36 mesi“.