La regular season del campionato di Serie C è terminata. Per le società retrocesse in Serie D c’è però ancora speranza di restare nel professionismo, ossia quella legata alla riammissione e al ripescaggio. Due “scialuppe di salvataggio” che consentirebbero, qualora venissero soddisfatte determinate condizioni, di iscriversi nuovamente al campionato di Lega Pro. Alcune novità in merito sono arrivate dalla Figc dopo il consiglio del 30 maggio ha approvato criteri e termini per le riammissioni ai campionati di Serie A, Serie B e Serie C.
Nella giornata di domani, 24 luglio, il Consiglio Federale FIGC discuterà sulle domande di integrazione degli organici dei campionati di Serie B e Serie C 2023/2024 presentate dalle società e stilerà la graduatorie per le riammissioni e per il ripescaggio. In B, dopo la decisione del Collegio di Garanzia del CONI di accogliere il ricorso del Perugia contro il Lecco, lo scenario si è completamente ribaltato. Sono 4 le squadre che hanno presentato domanda per la riammissione (Brescia, Benevento, SPAL e Perugia), mentre il Foggia ha presentato quella per il ripescaggio. In Serie C, invece, sono Fano, Casertana e Alcione Milano dalla D, oltre al Mantova (che sarà riammesso al posto del Pordenone), il Piacenza e la Gelbison retrocesse dalla C.
Tuttavia è bene specificare che tra i criteri di ripescaggio, le seconde squadre delle società di Serie A hanno la precedenza sia rispetto ai club di Serie D, sia rispetto alle retrocesse dell’ultimo campionato di Lega Pro.
In merito a questa possibilità di partecipazione alla Serie C 2023 2024 da parte di una ‘squadra B’, sono stati resi noti i criteri e le procedure di iscrizione ed il termine ultimo entro il quale presentare la domanda.
Di seguito il comunicato ufficiale della Federazione in merito alla questione: “Nella riunione del 30 maggio 2023;
– attesa la necessità di stabilire il termine perentorio entro il quale le società interessate
all’eventuale sostituzione, prevista dall’art. 49, comma 1 lett. c)-Lega Nazionale Dilettanti
delle NOIF, devono presentare le domande ed effettuare i relativi adempimenti prescritti dal
Comunicato Ufficiale n. 67/A del 9 novembre 2023, ai fini dell’ottenimento della Licenza
Nazionale per la partecipazione al Campionato di Serie C 2023/2024;
– visto il Regolamento della Lega Nazionale Dilettanti ex art. 49, comma 1, lett. c), delle
NOIF, approvato con il Comunicato Ufficiale n. 195/A del 1° giugno 2023;
– visto l’art. 27 dello Statuto federale
h a d e l i b e r a t o
le società interessate alla procedura di sostituzione di cui all’art. 49, comma 1, lett. c)-Lega
Nazionale Dilettanti delle NOIF, dovranno documentare, entro il termine perentorio del 18 luglio
2023, di essere in possesso dei requisiti di ammissibilità a detto Campionato, previsti dal Sistema
delle Licenze Nazionali di cui al Comunicato Ufficiale n. 67/A del 9 novembre 2023 e presentare
entro il suddetto termine perentorio del 18 luglio 2023, apposita domanda alla FIGC ed alla Lega
Italiana Calcio Professionistico, corredata dalla documentazione di seguito indicata.
La domanda alla FIGC deve essere corredata da tutta la documentazione prevista dal Titolo I),
paragrafo II), dal Titolo II) e dal Titolo III), del Comunicato Ufficiale n. 67/A del 9 novembre 2023,
per l’ottenimento della Licenza Nazionale ai fini della partecipazione al Campionato di Serie C
2023/2024.
La domanda alla Lega Italiana Calcio Professionistico deve essere corredata:
– dalla domanda di ammissione al Campionato di Serie C 2023/2024 unitamente alla tassa di
iscrizione al medesimo campionato e contenente l’impegno a non partecipare a competizioni
organizzate da associazioni private non riconosciute dalla FIFA, dalla UEFA e dalla FIGC;
– dall’originale della garanzia a favore della Lega Italiana Calcio Professionistico da fornirsi
esclusivamente attraverso fideiussione a prima richiesta dell’importo di euro 350.000,00, rilasciata,
secondo le prescrizioni di cui al Comunicato Ufficiale n. 73/A del 15 marzo 2023, da:
a) banche che figurino nell’Albo delle Banche tenuto dalla Banca d’Italia;
b) società assicurative che: b1) siano iscritte nell’Albo IVASS; b2) siano autorizzate all’esercizio
del ramo 15 (cauzioni) di cui all’art. 2, comma 3 del Codice delle assicurazioni private; b3) abbiano
un rating minimo Baa2, se accertato da Moody’s o BBB se accertato da Standard & Poor’s o BBB
se accertato da Fitch ed abbiano pubblicato il documento SFCR con indice di solvibilità non
inferiore a 1,3. Il rating deve essere detenuto direttamente dalla società emittente la fideiussione;
b4) in assenza del documento SFCR sopra richiamato, abbiano un rating minimo A3 se accertato da
Moody’s o A- se accertato da Standards & Poor’s o A- se accertato da Fitch ovvero “Good” se
accertato dall’agenzia A.M. Best Rating. Il rating deve essere detenuto direttamente dalla società
emittente la fideiussione;
c) società iscritte all’Albo Unico ex art. 106 TUB che abbiamo un capitale sociale non inferiore a
euro 100.000.000,00.
Nel caso in cui la garanzia a favore della Lega Italiana Calcio Professionistico sia stata emessa e
sottoscritta digitalmente, le società dovranno depositare la stessa, anche mediante posta elettronica
certificata, allegando il documento sottoscritto digitalmente.
L’accettazione della garanzia è subordinata alla assenza di contenziosi tra la FIGC e/o le Leghe
professionistiche e l’ente emittente;
– dalla dichiarazione di espressa accettazione della normativa relativa alla diversa e minore
ripartizione dei proventi da parte della Lega Nazionale Professionisti Serie B in caso di promozione
in Serie B, secondo le prescrizioni previste dal Comunicato Ufficiale n. 67/A del 9 novembre 2023.
Le certificazioni di competenza della Lega Italiana Calcio Professionistico, previste dal Titolo I),
paragrafo III), lettera A), punti 1), 2), 3), 4) e 5) del Comunicato Ufficiale n. 67/A del 9 novembre
2023 devono pervenire alla Co.Vi.So.C. entro il termine del 21 luglio 2023.
Il parere e la certificazione di competenza della Lega Italiana Calcio Professionistico previsti dal
Titolo II) del Comunicato Ufficiale n. 67/A del 9 novembre 2023devono pervenire alla
Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi-Organizzativi entro il termine del 21 luglio 2023.
La domanda verrà dichiarata inammissibile nell’ipotesi in cui la società non sia ammessa al
Campionato Nazionale di Serie D 2023/2024.
Le decisioni in merito alle domande di sostituzione per l’ammissione al Campionato Serie C
2023/2024 saranno assunte dal Consiglio Federale.
Avverso la decisione del Consiglio Federale, che respinga la domanda di sostituzione, sarà
consentito ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport presso il CONI sulle controversie in tema di
ammissione ed esclusione dalle competizioni professionistiche ai sensi del relativo Regolamento
approvato con delibera n. 1667 del 2 luglio 2020 del Consiglio Nazionale del CONI.
Innanzitutto occorre precisare che la pratica della riammissione e quella del ripescaggio sono differenti. Alla base di questa differenza c’è la condizione che rende possibile un’eventuale nuova iscrizione in Serie C da parte di una squadra retrocessa sul campo:
La riammissione scatta nel momento in cui un club che possiede il diritto di iscriversi alla Lega Pro rinuncia ad esso. In sostanza, una società, pur avendo la possibilità di iscriversi perché ha raggiunto la salvezza sul campo o è stata retrocessa dalla Serie B, decide di non presentare la domanda. In questo caso, per decidere quale squadra debba prendere il posto di quella che ha rinunciato alla partecipazione al campionato, viene generata una classifica che tiene conto dei punti ottenuti dai club retrocessi in Serie D al termine del campionato.
Il ripescaggio invece viene attuato quando le società con diritto di iscriversi al campionato, inviano i documenti in Lega Pro, per poi vederseli rispediti al mittente dopo il non superamento di determinati controlli. Nel caso in cui ciò avvenga viene data la possibilità di iscriversi al campionato di Lega Pro ad una squadra B, una squadra retrocessa dalla Serie C e a una squadra di Serie D. Non possono essere ripescate invece le squadre che hanno già beneficiato del ripescaggio o riammissione negli ultimi cinque anni o che sono incappate in penalizzazioni.
Lo scorso anno, dopo la riunione federale, la Lega Pro ha deciso di mantenere l’alternanza come in passato cambiando però l’ordine di priorità. In passato, infatti, dopo le seconde squadre delle società di Serie A venivano i club della D e poi quelli di Serie C. Invece avremo una situazione differente definita dalla nuova priorità data alle squadre:
In caso quindi di vacanza di organico nel campionato di Serie C 2022/2023, l’integrazione con le società retrocesse al termine della stagione 2021/2022 e le società che hanno disputato il campionato di Serie D 2021/2022 avverrà secondo questi criteri. Ad ogni criterio viene assegnato un valore che stabilirà l’importanza per un eventuale ripescaggio. In attesa di conoscere eventuali nuove disposizioni della Lega Pro, i criteri elencati fanno riferimento alla stagione 2022/2023.
In caso di parità di punteggio fra le Società sopra citate, prevarrà la Società con la migliore posizione in classifica in ciascun girone al termine della regular season. Se ci sarà ulteriore parità, acquisirà la posizione migliore la squadra meglio classificata nella Coppa Disciplina al termine della regular season. In caso di ulteriore parità, verrà effettuato un sorteggio.
Sui propri canali ufficali, la FIGC ha diramato i criteri per il ripescaggio. Questo il comunicato:
“Procedure e criteri riammissioni e ripescaggi nei campionati professionistici per la stagione sportiva 2023/24
Il Consiglio ha approvato criteri e termini per le riammissioni ai campionati di Serie A, Serie B e Serie C, che ricalcano, nella parte dei requisiti, quelli delle precedenti stagioni con la sola eccezione per il divieto di deroghe infrastrutturali. Lo stesso ha fatto per le procedure e i criteri dei ripescaggi nei campionati professionistici”
Ora che i criteri per il ripescaggio sono stati stabili, nei prossimi giorni il Consiglio diramerà la graduatoria delle squadre interessate.
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