Rizzo e il gol salvezza contro il Taranto: tra Messina, amore e linee temporali
Chi non ha mai sognato di viaggiare nel tempo? Quando uscì “Ritorno al futuro”, il film che per la prima volta ci ha fatto sognare di farlo, era il 1985 e Giuseppe Rizzo non era ancora nato: 6 anni dopo avrebbe visto per la prima volta Messina. Dal 1991 facciamo un salto temporale al 2022: lo stesso Rizzo, nel frattempo diventato un centrocampista da oltre 200 presenze tra Serie A e B, torna nella sua Messina dopo 15 anni d’assenza e segna il gol che vale la salvezza contro il Taranto. Cosa è successo nel mezzo? Una delle più grandi dimostrazioni d’amore di sempre.
“Vado a Messina perché devo salvarla”: così Giuseppe Rizzo disse al suo agente storico a gennaio. Una decisione che poteva apparire folle: lasciare una “posizione sicura” come quella pescarese, per un Messina in una situazione disastrosa. Ma a Giuseppe poco importa, vuole tornare nella sua terra, dove ha avuto un’amore a prima vista con la città in quel 1991. Come già detto, messinese doc, anche i suoi primi passi nel calcio che conta li fa con il club siciliano. Era uno dei più talentuosi tra gli Allievi giallorossi, ma il fallimento della società nel 2007 lo costrinse a trasferirsi alla Reggina.
La saudade messinese
Quando ha lasciato Messina alla volta di Reggio Calabria aveva appena 16 anni. Un cambiamento drastico sulla sua linea temporale. Da lì un viaggio meraviglioso che lo porterà a togliersi tante soddisfazioni, ma sempre lontano da casa. La saudade messinese ha giocato un ruolo fondamentale nel suo ritorno in terra sicula. Nel 2022, 15 anni dopo, l’attaccamento per quei colori è rimasto immutato. Dentro quel gol contro il Taranto e quella corsa sotto la curva c’è tutto l’amore che un uomo può provare per la sua città.
Rizzo e Messina: lo “slot” libero per il gol della vita
Rispetto alle reti, Giuseppe Rizzo ha sempre preferito chilometri e tackle. Il gol contro il Taranto è appena il settimo tra i professionisti. L’ultima sua rete risaliva al 31 ottobre del 2020 con la maglia della Triestina contro l’Arezzo. Nell’ultimo anno e mezzo è come se si fosse tenuto quello “slot” libero per segnare la rete più importante della sua carriera. “Tutti qui vogliono disputare una grande partita, ma io sono messinese e ho un motivo in più per poter salvare la mia città e il Messina”. Queste furono le sue parole prima dello scontro diretto vinto contro il Latina. Sarebbe il momento perfetto per riaprire per un’ultima volta la finestra temporale di prima e dare la possibilità a quell’adolescente che salutava la Sicilia per la prima volta di fare i complimenti al Giuseppe Rizzo del futuro.
Di Filippo Rocchi