Gli scudetti con l’Inter e il sogno Serie B: Rover decide il derby contro il Trento
La vittoria del Sudtirol nel derby contro Il Trento porta la firma di Matteo Rover. La ciliegina sulla torta in un mese di febbraio che per lui sa tanto di consacrazione. Il ritorno al gol contro la Pro Vercelli è stata una liberazione, dopo tre mesi di digiuno. Il giusto premio per il traguardo delle 100 presenze raggiunte con la maglia del Sudtirol. Niente male per un ragazzo di soli 23 anni, compiuti il 20 febbraio. E quale regalo migliore se non un gol nel derby. Una rete decisiva che permette al Sudtirol di allungare ancora di più in classifica e proseguire la corsa verso la Serie B. E in questa lunga maratona, l’aiuto di un ritrovato Rover sarà molto prezioso.
Rover interrompe il digiuno con la Pro Vercelli e decide il derby contro il Trento
Matteo Rover ha sempre offerto prestazioni importanti per il Sudtirol. Al di là dei gol segnati, le sue caratteristiche sono quelle di sacrificio e aiuto per la squadra. Nella sfida contro la Pro Vercelli ha ritrovato la via della rete, interrompendo un digiuno di tre lunghi mesi.
Astinenza interrotta con il gol da tre punti. Pesanti, anzi pesantissimi per Javorcic e i suoi. Dimostrazione di forza e carattere, contro una squadra in salute come quella di Lerda. La firma è stata quella di Rover, un gol che è servito per rilanciarsi. Il classe 1999 si è ripetuto nel derby contro il Trento, segnando il gol decisivo con un grande tiro di destro all’angolino. Un gol fondamentale che permette al Sudtirol di continuare la sua inarrestabile cavalcata
Gli scudetti in nerazzurro dividendo l’attacco con Pinamonti e Zaniolo
Gli anni in nerazzurro sono quelli che lo hanno fatto crescere. Il palmares o curriculum a livello giovanile è importante. L’Inter in quelle stagioni dominava in lungo e in largo sui campi della Primavera con Vecchi in panchina, ritrovato poi anche nell’esperienza di Sudtirol. Rover è uno degli imprescindibili dello scacchiere dell’allenatore bergamasco. Sempre presente nell’undici, grazie anche alla sua generosità. La prima stagione con la Primavera è coincisa con la vittoria dello scudetto in finale contro la Fiorentina. Un Mapei gremito per le grandi occasioni è già un assaggio di calcio ‘dei grandi’. Certe emozioni non si possono dimenticare, ma talvolta possono essere replicate e perché no migliorate. La stagione successiva Matteo si supera, segnando 13 gol complessivi. Il più importante? In finale contro la Fiorentina per il secondo scudetto consecutivo. Un’annata che resterà indelebile condita con la vittoria della Viareggio Cup (sempre contro i viola) e della Supercoppa. Una squadra che poteva contare anche su talenti in attacco come Zaniolo e Pinamonti, e in cui Rover è sempre riuscito ad imporsi mettendo la sua generosità a servizio di allenatore e compagni.
La prima stagione tra i Pro e l’arrivo a Sudtirol
Dopo l’exploit con la Primavera dell’Inter, l’attaccante classe ’99, inizia il suo percorso nel calcio dei grandi. La prima parte di stagione non è esaltante a Vicenza. Poco impiegato e la fiducia fatica ad arrivare. A gennaio il cambio, per una possibile svolta. Il Pordenone ci crede e lo fa giocare. A livello personale non trova il suo primo gol, ma complessivamente aiuta la squadra a raggiungere la promozione in Serie B. La cadetteria la vede solo di passaggio, in estate viene prelevato dal Sudtirol. La piazza ci crede, se lo coccola e lui sente la fiducia che sin qui gli era mancata. La prima stagione si chiude con un bottino di 6 gol, così come quella successiva. E chissà che la terza non porti in dote qualcosa di ancor più importante per l’attaccante veneto.
Rover, l’obiettivo personale per raggiungere la cadetteria con il Sudtirol
Vedendo il suo score viene facile pensare quale possa essere l’obiettivo di Rover. Tre gol in stagione e la voglia di superarsi. Un record personale per contribuire a portare il Sudtirol in cadetteria. La prima posizione in classifica, a più dieci dalla seconda, è un bel bottino e sognare non costa nulla. Rover sta trovando finalmente continuità. Javorcic lo ha centellinato nelle prime uscite, ma ora ha trovato continuità. Rover vuole essere protagonista nella cavalcata del Sudtirol.
A cura di Brianti Simone