Numero 17 sulle spalle. Sguardo alto verso il futuro. Gli occhi sono quelli di Alessandro Sala, centrocampista classe 2001 della Pro Sesto. Un ragazzo in cui si racchiudono tante storie. Un destino, il suo, che si lega indissolubilmente a Sesto San Giovanni, paese in cui è nato. A pochi passi da Milano. Qualche fermata della metro e si è già davanti al Duomo oppure a San Siro. In questo tragitto si racchiudono il suo passato e il suo presente. Il viaggio di Alessandro Sala, il figlio di Sesto e della Pro Sesto.
Il settore giovanile è uno dei più prestigiosi. Poco distante da dove è nato. I colori sono quelli rossoneri. La squadra, si è capito, il Milan. Sala cresce sui campi del “Vismara”. Ci entra da bambino e ci esce che ormai è un adulto. Ci esce per spostarsi nei campi dei grandi. Quelli di Milanello. Era il Milan di Suso, Paquetà e Bonucci. Un percorso che condivide con il figlio di una delle più grandi bandiere della storia rossonera: Paolo Maldini. Con Daniel, infatti, vive allenamenti e partite. Il padre, Paolo, lo ritrova poi da dirigente. E ora che è arrivato a Sesto (ri)trova il fratello maggiore di Daniel: Christian Maldini. Lo scorso anno le prime esperienze tra i professionisti. I sei mesi a Cesena e poi la seconda parte di stagione alla Pro Sesto. In estate il prestito a Renate e ora il ritorno, questa volta a titolo definitivo, nella squadra della sua città. Un campo, quello dello stadio “Ernesto Breda”, che sa di casa.
Ultimo minuto del primo tempo. Lo stadio è il “Nereo Rocco” di Trieste. In campo Triestina e Pro Sesto. La palla esce dall’area. Ad aspettarla Alessandro Sala. Stop di petto e tiro al volo. L’angolino il bersaglio, il gol l’obiettivo. Il portiere è battuto. Un’esplosione di gioia. Prima rete tra i professionisti. Prima rete con la Pro Sesto. Gol decisivo per la vittoria contro la Triestina. “Emozionante. Per me, che sono nato a Sesto San Giovanni, la gioia è doppia“, le sue parole a fine partita. Un mix di sentimenti. Un frammento che ferma il tempo. Un attimo in cui si concentrano anni. Si racchiude una vita. La vita di quel bambino che da piccolo andava al “Breda”. Ora in quel campo con la maglia biancoceleste c’è lui. “Mi fai impazzire” la canzone usata sui social della società per accompagnare il suo gol. La prima volta del figlio di Sesto. Alessandro Sala.
A cura di Nicolò Franceschin
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