Nicola e Agostini: l’asse Lumezzane-Pistoia dove si gioca la lotta salvezza in Serie A
A tre giornate dalla fine, è tutto ancora in gioco nella lotta salvezza in Serie A. Dopo la vittoria nello scontro diretto contro il Venezia, la Salernitana per la prima volta in stagione è uscita dalla zona retrocessione. Ora i campani saranno impegnati in un’altra sfida chiave contro il Cagliari. Se per i granata Davide Nicola è diventato un punto fermo, la panchina dei sardi è cambiata da poco con Agostini che ha preso il posto di Mazzarri. Ora si giocano la salvezza in Serie A, ma il viaggio entrambi gli allenatori è passato dalla Serie C.
Salernitana-Cagliari, la salvezza passa per la Serie C
Agostini lo ha iniziato, mentre Nicola l’ha finito e poi ci ha ricominciato la seconda fase della sua carriera nella terza serie. Dopo oltre 420 presenze tra Serie A e B, l’attuale allenatore della Salernitana ha indossato la maglia del Lumezzane in Serie C nelle sue ultime due stagioni da giocatore. Nella stagione 2008/2009 forma una grande difesa insieme a Fabio Pisacane, uno che Cagliari la conosce bene. 57 presenze tra il 2008 e il 2010 condite da due gol per Davide Nicola che alla sua ultima stagione vince la Coppa Italia Lega Pro battendo in finale il Cosenza di Scognamiglio.
Appena un’estate dopo l’addio al calcio giocato, e arriva l’esordio in panchina, sempre in Serie C e sempre con il Lumezzane. Il piemontese subentra a quello che era stato il suo allenatore fino a due mesi prima Leonardo Menichini. Con l’attacco Galabinov-Inglese, Nicola alla prima stagione sfiora i playoff di Lega Pro. Come nella stagione seguente, prima di salutare alla volta di Livorno. Da lì tante panchine di Serie A e B, passando per il miracolo salvezza a Crotone ed uno da compiersi a Salerno.
Chi deve fare di tutto per impedire il secondo miracolo è Alessandro Agostini. Alla prima panchina in Serie A, ha subito un compito proibitivo e fin da subito si gioca quasi tutto. Ma alle alte pressioni ci è abituato. Nato a Vinci, la stessa città di Leonardo, cresce nel settore giovanile della Fiorentina ammirando da vicino i vari Batistuta, Rui Costa e Toldo, allenati da Malesani. Nel 1999 viene mandato in prestito alla Pistoiese di Ricchiuti con il quale conquisterà la promozione in Serie B vincendo i playoff. Dopo aver eliminato il Como di Tommaso Rocchi, in finale batte anche il Lumezzane (dove Nicola sarebbe arrivato solo 10 anni dopo). Da lì più di 430 presenze tra A e B legando la sua carriera specialmente con il Cagliari. Ora a lui il compito di salvarlo.