La crescita nell’Atalanta e i complimenti di Foschi, Zuccon vuole prendersi il futuro. “Vivo solo il presente qui a Lecco”
Vivere nel presente. Tre parole, un concetto. Perché se i piedi sono fermi nella realtà quotidiana, la mente di ogni essere umano è sempre in viaggio. Proiettata in nuove esperienze, cose da fare o da programmare sul calendario. Vivere nel presente non è mai facile, soprattutto se sei un ragazzino di diciotto anni che veste la maglia dell’Atalanta, uno dei più prestigiosi settori giovanili d’Italia. Federico Zuccon, oggi al Lecco in Serie C ha lo sguardo verso l’orizzonte, ma la mente salda in quello che deve fare nel presente: disegnare il suo percorso. Palla a contatto con la scarpetta. Per prendersi il futuro.
La crescita nella Sampdoria e la chiamata dell’Atalanta
E la qualità di Federico Zuccon non è mai stata in dubbio. Nato a Genova, il mediano è cresciuto con i riflessi del Mar Ligure davanti agli occhi. Passo dopo passo. Dalle strade della città Zuccon riuscì sin da subito a catturare l’attenzione della Sampdoria. Blucerchiato con una vita da mediano da scrivere sul campo. Vivere nel presente è difficile. Avere sulle spalle una maglietta così importante e abbracciare l’opportunità di crescere all’ombra del Marassi sono dei treni che catapultano l’immaginazione verso il futuro. Le ambizioni diventano sempre più concrete. Zuccon visse il settore giovanile con la Sampdoria, poi arrivò la chiamata dell’Atalanta. Perché il futuro si costruisce nel presente.
La chiamata di Gasperini
La maglia dell’Atalanta e la possibilità di crescere in uno dei settori giovanili più importanti di tutto il paese. Nutrirsi di illusioni non sarebbe stato difficile, ma Federico Zuccon decise di continuare a disegnare il proprio sentiero. A testa bassa. Partita dopo partita. Il ragazzo a Bergamo riuscì ad inserire nella sua bacheca una Coppa Italia al fianco di Scalvini. Trasformando le ambizioni in realtà. Cosa che Zuccon fece nell’ottobre del 2021. La partita era Empoli-Atalanta, il palcoscenico la Serie A. Gasperini aveva bisogno di giocatori pronti. La lista dei convocati appesa nello spogliatoio parlava chiaro: Demiral, Zapata, Muriel e Zuccon. Benvenuto tra i grandi, Federico.
“Mi ispiro a Barella. Vivo nel presente e voglio lavorare per il Lecco”
In fondo, Federico Zuccon ha sempre saputo che correre negli scenari del futuro sarebbe stato pericoloso. Qui e ora, sul campo. Questo basta. Per diventare ciò che ha sempre desiderato un domani. Un passo alla volta. Così, dopo l’avventura con l’Atalanta, è arrivato il momento di prendere il volo. Da solo. In Serie C è stato il Lecco a bussare alla sua porta. Luciano Foschi, al timone della squadra, non ha dubbi. Per lui l’Atalanta sarà soddisfatta del rendimento del ragazzo. Ma è proprio qui che si riflette la filosofia del mediano. “Spero che Foschi abbia ragione, ovviamente lo ringrazio – ha sostenuto il ragazzo a La Provincia -. Mi ispiro a Barella per la sua grinta e per la sua determinazione. Vivo solo nel presente perché sono qui e lavoro per il Lecco. Poi quel che sarà si vedrà“. 23 presenze sul campo, con il Lecco che vede la vetta della classifica a due punti di distanza. Un passo alla volta per continuare a stupire. Zuccon vive nel presente per prendersi il futuro.
A cura di Jacopo Morelli