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Lecco, la C a Perugia e ora la Sampdoria: Conti e la prima rete blucerchiata

Spesso nel calciomercato c’è la voglia di cambiare aria. Ripartire. Tuffarsi verso nuove avventure, per ritrovare serenità. Andrea Conti, quando gli si è presentata l’ipotesi di andare alla Sampdoria, probabilmente ha pensato a tutto questo. Anni difficili gli ultimi. Al Milan appena 12′ minuti in stagione e ora in blucerchiato. Il terzino ha iniziato a Lecco, è cresciuto nell’Atalanta, salvo poi farsi la gavetta in C a Perugia. In Liguria il classe ’94 vuole riscattarsi.

Conti, prima gioia in blucerchiato

L’aria ligure sembra aver fatto bene a Conti. Il periodo della Sampdoria non è dei migliori e l’esonero di D’Aversa, suo mentore dai tempi di Lanciano, è un chiaro sintomo. Ma lui, arrivato qualche giorno fa dal Milan, viene gettato nella mischia da Tufano nella sfida contro la Juventus in Coppa Italia. Esterno a tutta fascia come ai tempi di Bergamo, quando, con l’Atalanta, ha assaporato l’Europa. Esordio e gol contro i bianconeri, stop e tiro che si è infilato all’angolino basso opposto. Sicuramente un buon modo per iniziare la sua nuova avventura e per scacciare i fantasmi delle ultime stagioni. 

Conti, da Lecco a Bergamo

Nato a Lecco e cresciuto nei campetti di provincia, prima di andare all’Ac Lecco, diventato poi Calcio Lecco 1912. Qui cresce fino al fallimento dove poi va alla Virtus Malgrate Valmadrera. All’età di nove anni il ragazzo viene notato da squadre di Serie A tra cui: Milan, Atalanta e Inter. La scelta è andata verso l’Atalanta, ma soltanto qualche anno più tardi il papà a Sky svela un curioso aneddoto. Sì, perché era tutto fatto con il Milan, ma Andrea non era convinto e scelse la Dea. E a Bergamo inizia a collezionare le magliette di calcio. Una sua grande passione.

Da Bergamo parte così la sua carriera nel settore giovanile fino ad arrivare in Primavera. Gagliardini, Grassi e Caldara i compagni in quel periodo (a dimostrazione dell’ottima squadra dell’Atalanta). Ma la sua entrata nel professionismo parte dalla Serie C. Il suo volo parte dalla Serie C. Più precisamente a Perugia. Una stagione fantastica con Lucarelli come allenatore. Una cavalcata della squadra che raggiungerà la promozione in B. Conti trova spazio e si guadagna la cadetteria nell’annata successiva. 

Dall’Europa con l’Atalanta alle difficoltà al Milan. Ora Genova 

Cadetteria che Andrea mantiene, perché l’Atalanta lo gira in prestito al Lanciano. Qui trova D’Aversa allenatore che, proprio da quell’esperienza, lo ha sempre stimato. La B è dura, ma riesce a farsi largo e disputare 24 partite. Annata positiva, che convince l’Atalanta a puntare su di lui. Dopo una prima metà senza mai scendere in campo, è il girone di ritorno che gli regala le emozioni migliori. Trova il primo gol in A contro l’Hellas Verona, ma la stagione si concluderà con un tredicesimo posto.

E’ la stagione 17/18 quella della consacrazione per Conti. Con Gasperini in panchina trova continuità e prestazioni eccellenti. 33 presenze e 8 gol, basterebbero questi dati per far capire l’exploit di Andrea ma a questo aggiungiamo anche un quarto posto e la qualificazione all’Europa League. In estate viene prelevato dal Milan e inizierà il suo calvario. Per un infortunio il ginocchio ed è costretto a star fuori per diversi mesi. In rossonero giocherà a singhiozzo fino alla stagione scorsa quando a gennaio viene mandato a Parma. Ora la nuova strada che porta alla Sampdoria per ritrovare continuità e voglia di tornare in campo per lasciarsi alle spalle un brutto periodo. Voglia di tornare a correre e a essere il padrone della fascia. Con l’entusiasmo che dai campetti di provincia e dalla Serie C l’ha portato alla conquista dell’Europa.

A cura di Simone Brianti