La frase sull’Italia e il sogno Ternana: la gavetta e la determinazione di Pochesci
Sandro Pochesci è l’uomo delle sfide e la prossima porta il nome della Juve Stabia. Ma da dove inizia la sua carriera? L’ex Carpi fa parte di quella cerchia di allenatori che si sono dovuti conquistare le panchine delle squadre dei campionati maggiori con una lunga gavetta. Queste infatti le sue parole al Quotidiano di Puglia qualche anno fa: ”Io sono Sandro Pochesci, vengo dalla gavetta e faccio della mia passione e determinazione, il mio punto di forza”.
Dichiarazione che fa già capire la sua personalità. La sua storia comincia addirittura dalla prima categoria, più precisamente alla Polisportiva Borghesiana, dove riesce a vincere il campionato. Poi la promozione in Eccellenza con la Torbellamonaca, squadra della sua città, le esperienze in Serie D al Guidonia e alla Viterbese.
La chiamata più importante
Nel 2017 arriva la proposta dal presidente Stefano Bandecchi: allenare la Ternana in Serie B. Per un allenatore che ha visto per anni campi di provincia sperando un giorno di poter approdare nelle serie maggiori del calcio italiano, significa davvero il raggiungimento di un sogno. Tutto questo si nota infatti in molte sue conferenze prepartita, come durante quella di Ternana-Novara, in cui Pochesci rimarca l’importanza dell’occasione che gli era stata concessa. “Se io fallisco a Terni non voglio più allenare, perché una piazza così non la ritrovo più”. Questa grande sfida durerà però soltanto un anno, dal momento in cui viene esonerato nel 2018 dopo il pareggio con la Salernitana.
L’esperienza al Carpi e le conferenze di Pochesci
Dopo altre successive avventure, nell’agosto del 2020 viene chiamato su quella del Carpi. Lascia la squadra al dodicesimo posto dopo l’esonero nel gennaio del 2021. Viene poi richiamato neanche un mese dopo in seguito alle dimissioni di Luciano Foschi, e raggiunse la salvezza. Il 30 aprile 2021, però, viene squalificato per un mese dalla FIGC a causa delle sue dichiarazioni rilasciate nel postpartita contro la Triestina.
A proposito di dichiarazioni forti, famoso è anche il suo sfogo dopo la mancata qualificazione dell’Italia ai Mondiali del 2018. ”In Italia nessuno più mena, prima vincevamo e le davamo, adesso perdiamo e le prendiamo”. Insomma, nel caso in cui dovesse “tornare in pista” sulla panchina della Juve Stabia, prepariamoci a divertirci con le sue conferenze oltre che osservando la sua squadra, che sicuramente avrà un’identità, vista la grande esperienza passata.
A cura di Filippo Saloni