Storie di calciomercato: Sane e lo scambio con Kean
In vista di Juventus-Hellas Verona la mente salta ad uno scambio che forse in pochi ricordano: Adama Sane-Kean. Il primo, ora alla Gelbison, non sta avendo lo stesso rendimento della scorsa stagione al Latina, ma la sua storia è ricca di curiosità. C’è un motivo se i bianconeri, nel 2017, voleva prelevarlo dai gialloblu facendo rientrare nell’affare un giovanissimo Moise Kean. Abile, veloce, funambolo. Una storia di calciomercato suggestiva. Si concluse con un nulla di fatto, con i due calciatori che poi inizieranno un lungo giro di prestiti. L’esterno offensivo senegalese con le maglie di Arezzo e Mantova, mentre l’attaccante italiano con Psg ed Everton. Strade diverse, destini simili, fino al ritorno in “patria” di entrambi.
Dal Verona all’esplosione nel Latina: Sane è una freccia
48 gettoni con la maglia dell’Hellas Verona Primavera, 26 gol e 13 assist. Numeri che raccontano di un ragazzo con qualità. Qualità che il club veneto non ha voluto smarrire per strada. Motivo per cui è iniziato a partire dal 2020 il giro dei prestiti. Prima all’Arezzo con cui da settembre a gennaio Sane ha totalizzato 6 presenze e 1 gol, poi al Mantova da gennaio e fino a fine stagione. Anche in questo caso solo 6 i gettoni. Un anno non particolarmente felice, che però non ha scoraggiato un cuore forte come il suo. La scorsa stagione ha trovato il suo posto nel mondo. Di Donato, allenatore del Latina, lo ha valorizzato nel migliore dei modi, tirando fuori il meglio dal suo esterno d’attacco: 29 presenze, 5 gol e 1 assist. In estate il trasferimento alla Gelbison, sempre in prestito dall’Hellas Verona.
Quello scambio con Kean e la conoscenza di Allegri
Nel mezzo, una parentesi bellissima per Sane: gli allenamenti con i campioni della Juventus. Nel 2017, prima dell’inizio della sua avventura nella Primavera della squadra gialloblù, ci fu uno scambio di cartellini in prestito con Moise Kean della Juventus. In un’intervista a La Casa di C (leggi qui), ha ricordato quella sua breve ma intensa esperienza, durante la quale non scese mai in campo ma imparò molto da grandi calciatori: “Alla Juventus ero molto piccolo, non ho avuto molto spazio, sono andato tante volte con la prima squadra, è stata una bella esperienza. Ho conosciuto Allegri, ho notato la differenza stando nello spogliatoio con una grande squadra. Ho imparato molto”.