Tra le sorprese del girone B c’è senza dubbio il neopromosso Rimini. La squadra di Gaburro, infatti, si trova all’ottava posizione alla fine del girone di andata con 31 punti conquistati in 19 partite giocate. Tra i trascinatori dei romagnoli c’è anche l’attaccante Claudio Santini con 12 gol segnati e una media gol importante che lo vede andare a segno ogni 111 minuti giocati.
Non sorprende affatto che è un ragazzo classe ’92 nato a Bagno a Ripoli, in provincia di Firenze, abbia come idolo Gabriel Omar Batistuta che, proprio in quegli anni, faceva sognare i tifosi viola con i suoi gol. Forse è proprio questa ammirazione per l’argentino a farlo diventare un attaccante. Ed è proprio dal settore giovanile della Fiorentina che inizia la carriera di Santini. Nella Primavera viola (stagione 2009-2010) c’erano attaccanti di assoluto valore come Babacar, Seferovic, Ljajic e Pietro Iemmello, l’attaccante del Catanzaro eliminato proprio dal Padova di Santini nella semifinale play-off dello scorso anno. Con Iemmello Santini condivide, oltre al percorso giovanile, il trono di capocannoniere dell’intera Lega Pro. Entrambi si trovano infatti a 12 gol segnati e sono i capocannonieri dei rispettivi gironi.
La storia di Santini in maglia Fiorentina termina però in Primavera. L’attaccante viene ceduto al Borgo a Buggiano da dove inizia il suo viaggio nel professionismo che lo porterà prima ad Empoli e poi a vestire le maglie di Gavorrano, Lucchese, Prato, Montecatini e Pontedera fino ad Ascoli. Al suo debutto con i bianconeri, nell’agosto del 2017, contro il Cittadella trova la sua prima e unica rete, fin qui, in Serie B. Sarà proprio l’Ascoli poi a girarlo in prestito prima al Siena, dove sfiora la promozione segnando sei gol e perdendo in finale dei playoff contro il Cosenza. Il destino però gli concede finalmente l’opportunità di giocare al Franchi, lo stadio dei suoi sogni. È il 28 ottobre del 2020 quando il suo Padova affronta la Fiorentina in Coppa Italia, una partita che vinceranno i toscani.
La serata di Santini diventa indimenticabile grazie ad uno dei gol più belli della sua carriera segnato in rovesciata nello stadio dove ha sempre sognato di giocare e dove tante, tantissime volte ha visto il proprio idolo Batistuta segnare. Nella stagione successiva, 21-22, sempre con il Padova sfiora ancora la promozione in Serie B con Oddo alla guida venendo però nuovamente sconfitto in finale dei play-off stavolta dal Palermo al Barbera.
Adesso il Rimini per tentare, ancora una volta, l’assalto alla Serie B. A suon di gol e a colpa di mitragliatrice (la sua esultanza) proprio come il suo idolo. Con il sogno di tornare ancora a segnare al Franchi.
A cura di Alessandro Gonnelli
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