Fare gol al primo pallone toccato, da subentrante: storia di Manuel Scavone, centrocampista che a Vibo Valentia ha firmato la vittoria che avvicina ulteriormente il Bari alla promozione in B. Minuto 82: in campo da soli due minuti per Maiello, Scavone raccoglie un tiro di Simeri smorzato dalla difesa avversaria. Entra in area da sinistra, controlla, alza la testa e batte con un diagonale Mengoni. Festa biancorossa, 1-0 e primato a +10 sul Catanzaro consolidato quando al termine della regular season mancano solo cinque giornate.
Sono quattro i gol stagionali di Scavone, che non segnava dal 4-2 del 10 ottobre 2021 contro la Turris. E io centri sono stati (quasi) tutti pesanti. Decisivo nell’1-0 al Monopoli di inizio ottobre, autore del 3-2 contro la Turris, mentre era valso un punto il suo centro nell’1-1 di inizio campionato a Potenza. E pensare che nell’estate 2021 Scavone sembrava solo di passaggio. Tornato in C dopo la tappa in prestito a Pordenone, il suo nome era nella lista “esuberi“. Ci è rimasto solo per qualche giorno. Quelli sufficienti a Michele Mignani per apprezzarne la professionalità in ritiro e alla società per prolungarne il contratto in scadenza a giugno 2022 – con conseguente spalmatura dell’ingaggio – di un anno. Gli è bastata una chiacchierata, quella con il ds Polito, per dire “sì.”
“Abbiamo vinto su un campo difficile – è la sua soddisfazione a fine gara – la partita era complicata ma siamo riusciti a risolverla. Sono punti pesantissimi. Questo dimostra che siamo un gruppo in cui tutti danno qualcosa, che si giochi dall’inizio o che si entri a gara in corso“. Parola di chi ha già conquistato sei promozioni in carriera: tre in A (Novara, Parma e Lecce), due in B (Pro Vercelli e Parma), una in C (Sudtirol). E che a Bari era tornato nell’estate 2019 inseguendo quella B già vissuta in biancorosso. Traguardo che ora sembra molto, molto vicino.
Vetta, promozione che si avvicina e vittoria che arriva con una sostituzione. Nonostante il suo Bari a Vibo non abbia brillato, Michele Mignani ha festeggiato la panchina numero 200 tra i pro con il sorriso. E che sorriso. Quello di chi ha vinto 97 partite, pareggiandone 47 e perdendone 56 tra Olbia, Siena, Modena e Bari. Il tutto in meno di sei anni, per un cammino da allenatore avviato in Coppa Italia di C: 17 agosto 2016, Olbia-Racing Roma 1-0. Il suo motto? Divide et impera. Così i complimenti sono per Scavone, il match-winner: “Giusto che si prenda tanti meriti, al di là del gol: è un ragazzo sempre disponibile, sempre in testa agli allenamenti e pronto a tenere alta la compattezza e la qualità del gruppo. Questa è una bella soddisfazione per me e per tutti”.
Piccola nota a margine: nel pomeriggio di Vibo, che ha visto anche Polverino incassare il terzo clean sheet su quattro partite da titolare, il Bari ha festeggiato davanti a 511 tifosi arrivati dalla Puglia. Un viaggio di otto ore tra andata e ritorno per cantare di gioia al fischio finale, in uno stadio con 150 tifosi della Vibonese. Era Calabria, sembrava di giocare nella città di San Nicola. Il canto che li ha accompagnati dopo lo 0-1 di Scavone? Lo stesso sentito mercoledì sera, dopo il successo contro la Juve Stabia. “Tanto già lo so che l’anno prossimo gioco di sabato”. Bari aspetta la B. E la Fidelis Andria nel derby di domenica prossima.
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