Il sondaggio del Manchester United, l’interesse di un certo Sir Alex Ferguson. I sogni che sembrano diventare subito realtà, grazie a un torneo estivo. Andrea Schiavone all’età di 15 anni aveva già toccato il cielo con un dito. Sembrava l’inizio di una carriera da predestinato, segnata dai colori bianconeri della Juventus per tutta la trafila del settore giovanile. Poi il giro di prestiti fino all’approdo a Salerno e l’esordio in Serie A con i granata. Adesso, dopo l’ultima stagione al Sudtirol, la chiamata dell’Olbia per riprendere quel cammino interrotto per sei mesi. E tornare a lottare in mezzo al campo.
Cresciuto con il pallone in mente, fin da piccolo. Classe 1993, di ruolo centrocampista, nasce calcisticamente nelle giovanili della Juventus senza però riuscire a entrare in prima squadra. Nell’estate del 2013 il trasferimento al Siena in prestito. Esordio in Serie B dove colleziona 2 gol in 21 presenze. Passa successivamente al Modena, sempre via Juventus, dove si rivela come uno dei migliori centrocampisti della serie cadetta. Per Schiavone ben 36 presenze e 2 reti. A fine stagione nuovo prestito, questa volta al Livorno prima del trasferimento a titolo definitivo al Cesena. L’esperienza di due anni con i romagnoli è quella in cui ha palesato una notevole continuità di rendimento. Prima del coronamento del sogno Serie A, il passaggio a Venezia e Bari. Nella stagione 2020-2021 l’arrivo a Salerno. Con i granata 28 presenze in B e tra i protagonisti della cavalcata fino alla massima serie. Il 22 agosto 2021 Schiavone fa il suo esordio in A con la Salernitana. Una partita che però termina con la sconfitta per 3-2 contro il Bologna. Il centrocampista ha trovato pure la gioia della prima rete nel massimo campionato, decisiva per i primi tre punti della gestione Colantuono. Un goal pesantissimo al 95′, nella vittoria in rimonta dei campani a Venezia. 15 presenze tra Serie A e Coppa Italia, poi in estate il passaggio al Südtirol. Di nuovo Serie B con altre 15 presenze, per quel ragazzo cresciuto con il bianconero addosso ora in cerca di nuovi stimoli per proseguire la sua carriera. Questa volta la destinazione è la terra sarda, per essere più precisi la Serie C con l’Olbia.
Ha lasciato un buon ricordo ovunque è andato Andrea Schiavone. Modena, Livorno, Cesena, Venezia, Bari, Salernitana, Sudtirol sono piazze importanti, che hanno aiutato il centrocampista a crescere e che hanno osservato da vicino le qualità di un talento di cui si parlava bene fin da ragazzino. Con paragoni importanti annessi. Domenico Maggiora, ex allenatore dei Giovanissimi della Juventus, vedeva in lui un giovane Daniele De Rossi. Massimiliano Maddaloni, al tempo alla guida degli Allievi Nazionali, addirittura un piccolo Andrea Pirlo. Tra i tanti estimatori di Schiavone in passato anche un ex grande attaccante : Fabrizio Ravanelli. Nei pochi mesi in cui allenò l’Ajaccio nel 2013, l’allora allenatore del club cercò di portare Andrea in Ligue 1. La Juventus rifiutò, desiderosa di far crescere il ragazzo in Italia. Chissà che piega avrebbe preso la carriera del centrocampista con una tappa all’estero.
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