Una favola a lieto fine: Sebastiani, il negozio di famiglia e il primo gol con l’Arezzo
L’arte di saper attendere. Aspettare il proprio momento e poi colpire, senza fretta. Passo dopo passo, fino a raggiungere il traguardo. Frasi che risuonano nella testa di Cristiano Sebastiani, attaccante dell’Arezzo. Il classe 1999 è arrivato a giocare in Serie C, nel professionismo, a 24 anni, e, alla seconda presenza in campionato da subentrato, ha trovato la sua prima rete “tra i grandi”.
Le lacrime e l’emozione: un gol atteso da una vita
È stato un attimo. La respinta del portiere e la ribattuta in rete, senza pensarci. Poi le lacrime, quasi spontanee. L’immagine di un ragazzo che ha lottato per arrivare in Serie C e vuole dimostrare di potersi giocare le sue carte in questa categoria. “Il gol è per la mia compagna, per il mio bambino e per il presidente che ha sempre creduto in me fin da quando sono arrivato ad Arezzo”, le sue parole a fine partita.
Un gol atteso da una vita, per un ragazzo che nell’ultimo anno ha dovuto vivere con l’etichetta di “raccomandato”. Il suo genero infatti è il presidente Guglielmo Manzo. Fino a questo momento è stato utilizzato poco e nulla da Indiani, complice un infortunio al setto nasale, che lo ha costretto a scendere in campo con la maschera “alla Osimhen”. E chissà che questo gol non possa essere un punto di svolta per il classe 1999.
Dal negozio di famiglia al primo gol in C: il percorso di Sebastiani
Una vita passata tra il campo da calcio e il negozio di famiglia, a Grottaferrata, vicino Roma. In carriera ha vestito le maglie di Frascati e Nuova Florida in Serie D, prima di essere acquistato dall’Arezzo. Un gol in 14’ (recupero compreso) con la maglia amaranto. La formazione toscana, che sogna i playoff, adesso può contare anche su un uomo in più per questo finale di stagione. Succede solo a chi ci crede. E Sebastiani ci ha creduto davvero tanto.