Con la comunicazione ufficiale della FIGC del 30 maggio, la Federazione Italiana ha concesso la delega ai presidenti della Lega di A, della Lega B e della Lega Pro, per definire le normative relative alla partecipazione delle Seconde Squadre al campionato di Serie C 2023/24. Ora le parti si incontreranno per stabilire i criteri di partecipazione, al prossimo campionato di Lega Pro, di eventuali altre Under 23. Al momento, i bianconeri con la Next Gen sono gli unici in Italia ad avere una seconda squadra, anche se l’Atalanta nell’ultimo periodo è sembrata seriamente interessata al progetto. Quali sono però i costi e i regolamenti per le seconde squadre?
Una rivoluzione iniziata nella stagione 2018-2019. La FIGC ha permesso l’integrazione delle seconde squadre alla Lega Pro, con il costo di iscrizione al campionato che è di 1.200.000 euro. Tra i costi da valutare ci sono anche quelli della rosa, oltre ad un altro allenatore con relativo staff. Da considerare anche le trasferte, oltre che uno stadio in cui giocare e un centro sportivo dove potersi allenare. Il regolamento attuale dice che alle seconde squadre è consentita la promozione, ma solo se la prima non si trova nella stessa categoria. La Juventus Next Gen, infatti, può salire in Serie B ma nel caso in cui arrivasse in A non potrebbe partecipare e si dovrebbe iscrivere nuovamente alla categoria inferiore.
In caso di retrocessione dalla Lega Pro, invece, non sarà consentita l’iscrizione in Serie D. La società di riferimento potrà accedere al campionato di Serie C successivo, ma solo in caso di mancanza di squadre. Se non ci fosse spazio, si dovrebbe aspettare la prima occasione utile per l’iscrizione. Inoltre, la seconda squadra non può partecipare alla Coppa Italia di Serie A mentre partecipa a quella di Serie C. Potranno essere inseriti nella distinta di gara fino a 23 calciatori, in cui potranno comparire soltanto 4 calciatori nati prima dell’1 gennaio 2000. Tutti gli altri dovranno essere nati necessariamente dopo il 31 dicembre 1999.
Potranno, inoltre, essere inseriti fino ad un massimo di 7 calciatori che siano stati tesserati in una società di calcio affiliata alla FIGC per meno di sette stagioni sportive. I calciatori presenti nella distinta non dovranno essere presenti nell’elenco dei 25 calciatori per il Campionato di Serie A, dove non dovranno aver disputato più di 50 gare. Potranno essere sempre consentiti i passaggi tra prima e seconda squadra, nel rispetto delle regole elencate. Le società che partecipano con le seconde squadre al campionato di categoria inferiore non acquisiscono diritti economici e di voto, nonostante possano essere rappresentate.
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